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Sannio, vigneto e cantina della Campania

Vigneti del Sannio

Per Concetta Pigna vino vuol dire famiglia, tradizione e identità: parla la responsabile ricerca e sviluppo della cooperativa La Guardiense  La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2023.  

Era l’8 marzo 1960 quando 33 soci lungimiranti e coraggiosi costituirono la cooperativa agricola La Guardiense, a Guardia Sanframondi, centro medievale affacciato
sulla Valle Telesina, nel Sannio. È la regione storica degli antichi sanniti, spiriti combattivi, agricoltori caparbi e grandi produttori di vino.

Oggi La Guardiense conta 1.003 soci che coltivano a conduzione diretta più di 1.500 ettari di vigneto, per una produzione annua di circa 200mila quintali di uve e 7 milioni di bottiglie. La cooperativa vanta inoltre uno tra i più importanti impianti di spumantizzazione del Mezzogiorno. Impreziosito dai rigogli misteriosi del Taburno e dalle affascinanti morfologie del Matese, bagnato dai fiumi Calore e Sabato, il Sannio è un territorio incontaminato votato alla viticoltura.

Parlano i numeri: dei circa 25mila ettari vitati della Campania, 10mila, ossia il 40%, insistono sul territorio beneventano. “Siamo la cantina e il vigneto della Campania”, parola di Concetta Pigna, agronoma, specializzata in economia e politica agraria, responsabile ricerca e sviluppo della cooperativa La Guardiense.

Per Concetta Pigna vino vuol dire famiglia, tradizione, identità. “Il mio percorso professionale è figlio della terra in cui sono nata: qui facciamo vino da sempre. Ricordo la prima vendemmia della cooperativa come fosse ieri”. Dopo il liceo si iscrive a Scienze agrarie, facoltà dell’Università di Bologna “dove ho compreso l’importanza decisiva del rapporto fra sapere locale e sapere scientifico per lo sviluppo del territorio”.

Dopo la laurea, Pigna è ammessa alla prestigiosa scuola di specializzazione di Economia agraria di Portici, fondata da Manlio Rossi-Doria. Supera poi una selezione presso il Formez, dove inizia a occuparsi dell’attuazione delle politiche comunitarie. Dal 2018 è accademica dei Georgofili di Firenze. Dieci anni fa approda al Cda della Guardiense, di cui è stata per dieci anni vicepresidente. Attualmente è responsabile del settore ricerca e sviluppo dell’azienda.

La Guardiense oggi è una consolidata realtà cooperativa della viticoltura italiana con un approccio innovativo, tecnologico, sensibile ai temi della sostenibilità ambientale e al contempo intimamente legato alle specificità del territorio e alle sue tradizioni identitarie. Così, dalla leggenda misteriosa delle Janare, le celebri streghe della tradizione contadina, ha origine il nome di un brand prestigioso, le cui linee di vini hanno riscosso in questi anni enorme successo.

Con 1,5 milioni di bottiglie tra vini fermi e spumanti, Janare promuove i vitigni autoctoni e la custodia del territorio e si pone l’obiettivo ambizioso di esaltare la qualità delle produzioni vitivinicole legandole alla specificità dei diversi siti di produzione. Le tre linee principali del brand suggellano il legame profondo col territorio. I vini della linea Alfabeto sono frutto della selezione delle migliori uve provenienti da suoli, morfologie e microclimi diversi. Alfabeto preserva le tracce di una lingua antica: l’alfabeto osco-sannita, originatosi intorno al V secolo a.C. dall’alfabeto etrusco e decifrato grazie alla celebre tavoletta di Agnone, oggi conservata al British Museum di Londra accanto alla Stele di Rosetta.

Cru del Sannio prende vita ogni anno da un attento processo di selezione delle migliori uve, poste nei siti di produzione più vocati. Sulle etichette Cru del Sannio sono disegnate sette lune, che simboleggiano le diverse fasi che vanno dal germogliamento fino alla raccolta. Infine la linea Anima Lavica, costituita da vini fermi e spumanti prodotti da vigneti coltivati sugli affioramenti di rocce vulcaniche: l’ignimbrite proveniente dall’esplosione del supervulcano dei Campi Flegrei di 30mila anni fa, che ha piantato il minerale magmatico nel cuore dell’Appenino campano.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2023. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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