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Too Good To Go: la nostra mission per ridurre lo spreco alimentare

Sogniamo un mondo senza sprechi“. Mirco Cerisola, Country Manager Italia di Too Good To Go, traccia in modo netto la strada da percorrere. L’app – attiva in Italia da marzo 2019 – nasce in Danimarca nel 2015 per combattere lo spreco alimentare ed è oggi presente in ben 17 Paesi; conta su 64 milioni di utenti, più di 124mila negozi aderenti e quasi 200 milioni di Surprise Bag vendute. Il funzionamento di Too Good To Go è molto semplice. L’utente si iscrive, si geolocalizza e può così acquistare dai locali aderenti, ad un prezzo molto conveniente, la sua Surprise Bag, contenente una selezione a sorpresa di prodotti alimentari invenduti, che sono “troppo buoni per essere buttati”.

La mission

Circa il 40% del cibo prodotto nel mondo viene sprecato: una cifra enorme, da far girare la testa. Un dato che fa a cazzotti con quello degli 828 milioni di persone che soffrono la fame. Inoltre, il 10% delle emissioni di Co2 è legato proprio allo spreco alimentare. “La nostra mission è duplice – spiega Cerisola – da una parte, vogliamo dare potere alle persone, dotandole di uno strumento semplice ed efficace per poter agire in modo concreto. Dall’altra, mettiamo in campo una serie di iniziative per informare, sensibilizzare gli utenti sull’importanza di un consumo consapevole“. Il cambiamento non può che partire a livello individuale perché “lo spreco è qualcosa di individuale. Più del 50% dello spreco avviene nelle nostre case. Pensi che in Italia lo spreco annuo è pari a 67 kg pro capite, uno sproposito”.

I numeri

Dal 2019 ad oggi, Too Good To Go Italia ha consentito di salvare 12 milioni di pasti, permettendo così di non vanificare l’emissione di oltre 30.000 tonnellate di Co2. L’app conta su 7 milioni di utenti nel Belpaese e oltre 25.000 negozi attivi. “Nel 2022 sono stati salvati il 32% di pasti in più rispetto al 2021. L’incremento dell’uso dell’app si spiega, senza dubbio, con l’aumento dei prezzi e quindi con una accresciuta necessità di risparmiare; ma è anche sintomo del fatto che stiamo lavorando bene. Too Good To Go permette di consumare cibo di qualità ad un prezzo vantaggioso e di fare la propria parte per ridurre gli sprechi economici alimentari lungo la filiera”.

Un modello vincente

Quello di Too Good To Go è un modello che funziona perché tutti le parti coinvolte ottengono un beneficio concreto: in primis l’ambiente, ma anche i consumatori e le attività commerciali. “Gli utenti possono consumare cibo ancora buono ad un terzo del prezzo al dettaglio – chiarisce Cerisola – Le attività, dal canto loro, ottengono un piccolo ricavo ulteriore dalla propria produzione. Ma non solo: dal momento che gli utenti ritirano la Magic Box direttamente in negozio, è anche un modo per farsi conoscere e allargare la propria rete. Credo che il successo di Too Good To go dipenda proprio dal fatto che riesce a coniugare sostenibilità ambientale e vantaggio economico. Le due cose vanno di pari passo”.

Traiettorie future

“Sento insieme al resto del team un senso d’urgenza  – confessa il country manager – Fare sempre di più, andare avanti il più velocemente possibile. Abbiamo raggiunto risultati importanti in termini di pasti salvati e di utenti e attività coinvolti. Ma di fronte a noi abbiamo quel dato macroscopico, il 40% di cibo sprecato, che ci impedisce di fermarci. Col team italiano, stiamo cercando quindi di estendere il più possibile l’utilizzo dell’app sul territorio nazionale mediante collaborazioni strategiche e la presenza anche in centri più piccoli, dopo il successo riscontrato nelle principali città italiane. Ci tengo però a far passare un concetto fondamentale – conclude Cerisola – Tutti possono fare qualcosa e i numeri della nostra app dimostrano che bastano piccoli gesti per produrre un impatto positivo tangibile”.

 

 

 

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