Cerca
Close this search box.

Il mistero della spunta blu in casa Twitter, torna per i vip ma non per Papa Francesco

L’hanno definito il ‘mistero’ delle spunte blu. Un giallo che su Twitter si infittisce. Dopo giorni di confusione e polemica tornano le spunte blu, senza alcun pagamento effettuato. Per alcuni account di super-vip con oltre un milione di follower la spunta è stata ripristinata. Quasi magicamente, Beyonce e Victoria Beckman sono fra coloro che hanno riacquisito la certificazione, così come il giornalista britannico James O’Brien, mentre la Bbc ha riottenuto il badge d’oro. Confermando di avere di nuovo la spunta blu, O’Brien precisa di non aver effettuato alcun pagamento a Twitter e constata come anche account con meno di un milione di follower sono tornati ad avere la certificazione, in un’operazione che sembra a “totale discrezione” di Elon Musk.

Tra i cosiddetti vip che hanno riacquisito gratis la spunta blu non c’è però il Pontefice. Papa Francesco pur avendo oltre 5 milioni di followers è ancora senza spunta blu.

Proprio il miliardario ha detto nei giorni scorsi, nel pieno della bufera, di pagare il suo abbonamento per avere la spunta blu su Twitter e di essersi fatto carico di quelli per lo scrittore Stephen King, per l’attore William Shatner e il giocatore di basket Lebron James. La ricomparsa, forse solo temporanea, della spunta blu per alcuni account di super-vip alimenta le polemiche contro Musk, già travolto dalle critiche nei giorni scorsi per il rocambolesco lancio di ‘Twitter blue’ ma anche per Starship e per la trimestrale deludente di Tesla, durante la quale ha ammesso – incontrando lo scetticismo degli investitori – di essere disposto a sacrificare la redditività per spingere la domanda.

Non è chiaro se le spunte blu siano comparse su alcuni account in modo volontario o involontario. Molti osservatori ritengono che si tratti di un fenomeno casuale, parte del complicato lancio del servizio di abbonamento, già rallentato dai ritardi iniziali, dagli account falsi e dal look identico degli account verificati e quelli non. Musk finora non hai mai comunicato quanti abbonati abbia il servizio, ma secondo indiscrezioni ne aveva 386.000 nel marzo del 2023, cifra che comunque non include gli abbonamenti effettuati tramite il sito di Twitter e non sull’app.

La certificazione degli account è uno dei pilastri della strategia di Musk per rilanciare Twitter e rassicurare gli inserzionisti in fuga perché preoccupati dal suo oltranzismo sulla libertà di parola a tutti i costi. Proprio in quest’ottica Musk compie un passo distensivo in Europa e accetta, secondo quanto dichiarato dal commissario Ue per il Mercato interno Thierry Breton, di sottoporre la sua piattaforma agli audit Ue previsti con l’entrata in vigore del Digital Services Act (Dsa), il regolamento comunitario per mettere un freno al ‘far west digitale’ e contenere lo strapotere delle Big Tech.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.