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MAC, un portale audiovisivo del cattolicesimo

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Viviamo nel tempo dell’immagine. “Per la nostra storia l’immagine è un complemento alla documentazione scritta”, ha detto Papa Francesco durante una recente intervista. Eppure le fonti sono un patrimonio fragile, e la Chiesa cattolica ha già perso molta parte della propria documentazione a causa dell’incuria e della mancanza di risorse e competenze. Questo i membri di MAC – Memorie audiovisive del cattolicesimo – lo sanno bene. Ecco perché nel mese di marzo 2023 hanno deciso di dar vita a una Fondazione per rispondere all’urgenza culturale del recupero, della preservazione e della valorizzazione del patrimonio storico audiovisivo (e documentale) del cattolicesimo.

Papa Giovanni XXIII, Archivio Felici. Fonte: Ansa

Questa mattina la Fondazione MAC si è riunita nella sua prima plenaria presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. “Ho immaginato un percorso che possa presto condurre alla nascita di un’istituzione che funzioni da Archivio Centrale per la conservazione permanente e ordinata secondo i criteri scientifici, dei fondi storici audiovisivi degli organismi della Santa Sede e della Chiesa universale”, sono state le parole di Bergoglio lette da mons. Angelo Vincenzo Zani – archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa – nel messaggio augurale.

Le direttrici di lavoro principali della Fondazione sono: la preservazione e l’accessibilità (incentivando progetti di restauro, anche digitale) e la ricaduta culturale, accademica ed educativa (creando un ambiente online multipolare, per favorire lo sviluppo di nuovi progetti di ricerca e valorizzare quelli già esistenti).

“L’idea della Fondazione ha iniziato a prendere forma nel 2021 – ha ricordato il presidente di MAC mons. Dario Edoardo Viganò – quando il Santo Padre, in occasione di un’intervista sul cinema ribadì ancora una volta, il ritardo accumulato dalle istituzioni ecclesiastiche per la salvaguardia del patrimonio audiovisivo della Chiesa cattolica, a fronte delle iniziative già da tempo intraprese da istituzioni statali e organismi internazionali specializzati a livello globale. In quel contesto lanciò la sfida dell’istituzione della Mediateca Apostolica Vaticana e la Fondazione MAC di fatto è un primo passo nella direzione auspicata da Francesco”.

Mons. Dario Edoardo Viganò. Fonte: Ansa

Come spiegato da Gianluca Della Maggiore, direttore del Centro di ricerca Catholicism and Audiovisual Studies (CAST) dell’Università Telematica Internazionale UniNettuno e membro del Comitato scientifico di MAC, la Fondazione sta lavorando a un portale, a una ‘digital library tematica’ che attraverso un unico punto di accesso online consenta la connessione del patrimonio storico audiovisivo del cattolicesimo.

“La sfida è quella di connettere realtà eterogene, senza creare un unico punto di repository, creando così un vero e proprio archivio digitale capace di accogliere e proporre anche fotografie, carte, opuscoli, manifesti”, ha precisato Della Maggiore. Un lavoro di rete tra università, enti di ricerca, cineteche, archivi e istituti di conservazione.

Per Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà S.p.A. “l’intersecarsi di competenze diverse, riunite nel MAC, consentirà inoltre di far emergere e mettere a confronto materiali scollegati tra loro, e spesso, anche per questo, rimasti inediti”.

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