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Nomine: alla Polizia di Stato potrebbe arrivare Pisani, per la Gdf in lizza De Gennaro e Sirico

Non è tutto rose quello che accade intorno alle nomine. Non sempre c’è accordo su chi deve uscire e chi può accomodarsi sulle tolde di comando di aziende partecipate o alla testa di importanti Istituzioni come ad esempio Polizia di Stato e Guardia di Finanza. La scelta del nuovo Comandante generale della Guardia di Finanza, attesa dagli addetti ai lavori, tarda ad arrivare. Nell’ultimo Cdm, una riunione veloce, c’è accordo su commissariamento di  Inps e Inail, con la decadenza degli attuali vertici (Pasquale Tridico e Franco Bettoni) e commissariamento nelle more della revisione della governance dei due istituti, ma non c’è intesa sul nome del nuovo numero uno della Finanza. Giorgia Meloni, con le nuove norme, potrà invece nominare un nuovo amministratore delegato alla Rai. Carlo Fuortes è in uscita, da giugno dovrebbe andare alla presidenza del San Carlo di Napoli.

Il cambio delle poltrone nella tv di Stato è però rimandato in attesa di chiarimenti in maggioranza.  La tensione in questi casi è normale. Non sempre Lega, FdI e Fi hanno le stesse idee e, evidentemente, nemmeno gli stessi nomi. La Lega, ad esempio, vorrebbe avere l’ultima parola su Ferrovie. Matteo Salvini è a capo del dicastero delle Infrastrutture. Sul vertice delle Fiamme gialle si misurano le distanze fra le diverse anime dell’esecutivo.

Giancarlo Giorgetti e Guido Crosetto sembrano condividere l’indicazione del generale Umberto Sirico, attuale comandante dei reparti speciali della Gdf, come sostituto di Giuseppe Zafarana, che è diventato nuovo presidente di Eni dove si insedierà a breve. Alfredo Mantovano, braccio destro della Meloni a Palazzo Chigi, eccellente giurista e magistrato, spingerebbe invece per Andrea De Gennaro, fratello dell’ex capo della Polizia Gianni. Mantovano era sottosegretario all’Interno quando Gianni de Gennaro era capo della Polizia.

Parlare di scontro è eccessivo. Certo ci sono sensibilità diverse e nomi diversi per la guida della Finanza. È evidente che sia De Gennaro che Sirico sarebbero due eccellenti comandanti. Fatto sta che è stata rinviata non solo la scelta per la Gdf ma anche quella del capo della Polizia di Stato. E quella del prefetto di Roma. C’è ancora da sostituire Matteo Piantedosi, diventato ministro dell’Interno.

Sta di fatto che in un ipotetico scontro su questi due nomi, potrebbe venire fuori un terzo nome di un altro eccellente generale delle Fiamme Gialle, Fabrizio Carrarini. Quanto al capo della Polizia, se si decidesse di sostituire Lamberto Giannini (che ha ottime chance si restare in sella fino alla pensione), potrebbe arrivare Vittorio Pisani (al centro nella foto in evidenza). È giovane. È molto quotato per l’eccellente lavoro fatto sia come poliziotto (ha arrestato i peggiori camorristi latitanti) che ai Servizi. Per la prefettura di Roma si fanno invece i nomi di Vittorio Rizzi, vicecapo della polizia e vicino alla pensione, Laura Lega, capo del dipartimento dei Vigili del fuoco, Carlo Palomba, prefetto di Napoli.

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