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Risparmio in bolletta? Le attese dei consumatori

A pochi giorni dal ‘decreto bollette’ (DL 34/2023) la situazione per le famiglie e le imprese italiane migliora, un po’.
A fronte della proroga – per il secondo trimestre 2023 – dei crediti di imposta per l’acquisto di energia e gas, e a seguito dell’aumento dei costi registrato ad aprile e pari al +22,4%, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti (Area) ha calcolato un risparmio effettivo per il mese di maggio, che si attesta allo 0,2% rispetto ad aprile.

Contenimento dei Costi

Nei mesi scorsi si è assistito alla messa in campo di diverse misure di salvaguardia dei consumatori, fra cui il nuovo metodo di calcolo dei costi del gas per le famiglie italiane in condizione di tutela. Si tratta di 7.3 mln di clienti domestici su 20,4mln, pari al 35,6%.
Queste nuove misure, applicate a partire dall’inizio dell’anno termico –  1° ottobre 2022 – prevedono il calcolo dei costi dei consumi  su base mensile e non più trimestrale, ed eliminano le ricadute delle quotazioni a termine del mercato all’ingrosso,  realizzando la media dei prezzi  sulla base del Psv – punto di scambio virtuale – italiano.  Il nuovo metodo di calcolo, legato alla situazione di emergenza, sarà in vigore fino al termine della tutela gas – ad oggi previsto a gennaio 2023 – termine che l’Autorità spera di poter allineare al fine tutela elettrico, in programma per gennaio 2024.

 I prezzi per i clienti in tutela

Alla luce delle nuove condizioni tariffarie applicate alle forniture di gas naturale per i clienti in Tutela, l’aggiornamento di Arera conferma la stabilità per la bolletta del gas per la famiglia tipo, con un consumo medio annuo di 1.400 Smc (standard metro cubo). Nel confronto con il mese di aprile, infatti, la spesa di maggio 2023 registra un calo pari a -0,2%. 
Il risultato è dovuto a due fattori: ovvero che dal mese di maggio 2023 è stata azzerata la componente di sconto sugli oneri generali di sistema, come previsto dal Decreto Bollette. E al contempo  il prezzo della materia prima è in calo, da 0,479694 euro/Smc a 0,364547 euro/Smc, mentre restano invariate le spese per il trasporto e la misura. Da notare che la spesa per il gas nell’anno scorrevole (giugno 2022 – maggio 2023) per la famiglia tipo è ora pari a 1.514 euro, con un calo del -6,7% rispetto ai 12 mesi precedenti (giugno 2021 – maggio 2022).
Per effetto dell’aggiornamento annunciato da Arera, il prezzo di riferimento del gas per la famiglia tipo a maggio 2023 è ora pari a 91,43 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse. In pratica, il taglio delle bollette del gas dello 0,2% che si è registrato a maggio, produrrà un risparmio pari a 2,5 euro annui a nucleo familiare.

Un risparmio risibile?

Il Codacons esprime delusione per questo mini-calo dei prezzi del gas, e lo fa attraverso le parole del presidente Carlo Rienzi, che sottolinea come, nonostante le quotazioni internazionali delle materie prime in forte discesa, “le bollette del gas non risentiranno di alcun effetto positivo, e le tariffe rimarranno sostanzialmente identiche”. A pesare sul mancato calo, anche il ritorno della tassazione sul gas, che di fatto vanifica gli effetti della discesa dei prezzi sui mercati. “Dopo due anni di caro-energia, il Governo avrebbe fatto meglio a prolungare per tutto il 2023 gli sconti in bolletta, per alleggerire la spesa energetica a fronte di una inflazione ancora altissima nel nostro paese che, assieme alla spesa per luce e gas, incide sui redditi delle famiglie e impoverisce i consumatori” conclude Rienzi.

Anche nella lettura che Assoutenti dà del fenomeno, si legge una certa delusione. “Le famiglie e le imprese italiane vedranno del tutto vanificato il beneficio della discesa del prezzo del gas sul mercato, perché è stata reintrodotta una componente tariffaria collegata agli oneri di sistema“, rincara Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, proprio a commento del calo del 0,2% della bolletta del gas a maggio disposto da Arera. “Di questo ce ne rammarichiamo, perché il paragone con i prezzi del gas nello stesso periodo dell’anno precedente ci dice in modo incontrovertibile che il costo del gas è ancora troppo alto nel nostro paese“.

Il ritorno alla normalità

Di diverso avviso Coldiretti, che legge in positivo la notizia e parla di ‘ritorno alla normalità’. “Il calo delle bollette del gas anche se inferiore alle aspettative è un segnale importante per imprese e famiglie costrette a fare i conti per troppo tempo con costi energetici fuori controllo”, si legge in una nota di Coldiretti. “Il ritorno alla normalità per la spesa energetica ha un doppio effetto positivo perché – sottolinea la Coldiretti – aumenta il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma riduce anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare. Il costo dell’energia – continua la Coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione alimentare”. La produzione agricola e quella alimentare in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali, per circa 13,3 milioni di tn di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Enea.

 

 

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