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Virgin Galactic: un successo il volo suborbitale con a bordo tre italiani

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L’Aeronautica Militare Italiana festeggia i suoi 100 anni nel 2023, e lo fa anche volando nello Spazio. Si tratta della prima missione spaziale commerciale, un volo Virgin Galactic che ha vede coinvolta l’Aeronautica e il Consiglio Nazionale delle Ricerche italiani.
E’ la missione Virtute 1 – che si è concluso con successo –  mentre già per agosto è stato annunciato un nuovo lancio.
“Comincia una nuova era spaziale, spinta dalla curiosità”, si legge sul canale youtube che ha trasmesso la diretta del volo, il cui equipaggio ha incluso tre membri italiani, il Colonello Walter Villadei e il Tenente Colonnello Angelo Landolfi, entrambi dell’Aeronautica Militare Italiana, e Pantaleone Carlucci, ingegnere e ricercatore del Cnr. Come sono stati scelti questi aspiranti astronauti? “E’ il risultato di un lungo dialogo con Virgin, cominciato anni fa. Un dialogo naturale, non una selezione di uno fra molti” hanno risposto durante la conferenza stampa post volo.

Un momento della conferenza stampa post volo

L’intero equipaggio è costituito da 5 membri, oltre ai citati Carlucci, Landolfi e Villadei, hanno volato Colin Bennet, istruttore di astronauti della Virgin Galactic che svolge tutte le attività di addestramento e preparazione per la missione dell’Aeronautica Militare Italiana e ha volato con l’equipaggio per valutare l’esperienza di ricerca durante il volo, ed è l’astronauta 003 di Virgin Galactic, che si è unito a Sir Richard Branson nella missione Unity 22. Mike Masucci, il comandante, è un veterano che ha volato per la prima volta nel 1982, ed ha all’attivo già 4 voli spaziali, ci sono poi Nicola Pecile, Kelly Latimer,  Jameel Janjua.

E tornando ai  tre novelli viaggiatori dello spazio italiani, Villadei, Landolfi e  Carlucci, hanno rivelato di aver portato con sè degli oggetti porta fortuna,  rispettivamente una foto del matrimonio, un pezzo di corallo rosso della Sardegna e una foto della nonna venuta a mancare prima di poter vedere il nipote volare nello Spazio.

Il successo della missione segna, secondo il comandante Villadei, uno straordinario traguardo: “Se guardi alla possibilità di volare in microgravità, per il momento hai questo tipo di opportunità oppure devi stare sulla ISS per sei mesi, ora non ci sono altre alternative, però stiamo sperimentando nuove opzioni e opportunità per consentire anche di sperimentare alternative intermedie”.

Le immagini della Terra vista dal Virtute1

Virtute 1 è il primo volo suborbitale italiano ed europeo. Una missione innovativa e apripista, ideata e progettata con il Cnr e Virgin Galactic per testare la versatilità del volo spaziale suborbitale per la ricerca scientifica e tecnologica. Un traguardo importante anche per la Space Economy Italiana, un percorso congiunto e di cooperazione fra  il mondo commerciale, l’industria, l’accademia e il mondo della ricerca ed i governi.

Il comandante Villadei, che sta seguendo un training per diventare astronauta in vista di una missione sulla Stazione Spaziale Internazionale Iss, è stato  anche a capo degli esperimenti scientifici condotti a bordo del volo Virgin Galactic. “Stiamo facendo volare payloads di diverse discipline in un’unica missione e stiamo utilizzando l’intero profilo di volo per raccogliere dati inestimabili. Il volo spaziale suborbitale rivoluzionerà il trasporto aeronautico e amplierà l’accesso allo spazio per una comunità molto più ampia”.

Sono stati in tutto 13 gli esperimenti condotti durante il volo suborbitale, orientati ad  esaminare gli ambiti della termofluidodinamica, della biomedicina e dello sviluppo di materiali innovativi e sostenibili in condizioni di microgravità, di cui sono poi stati raccolti dati ricavati attraverso esperimenti, sensori indossabili e strumentazione sia a gestione attiva che passiva.

“Credo che questo tipo di esperienze sia molto utile, non solo perché consente di sperimentare gli effetti della micro-gravità solo per alcuni minuti, ma anche perché consente di fare esperimenti che possono dare risultati importanti e in tempi ridotti”. Parte della sperimentazione è stata condotta attraverso le tute indossate dagli astronauti, che sono realizzate con un tessuto tecnologico che contiene dei sensori di analisi per  misurare i dati biometrici e le risposte fisiologiche nel corso del volo spaziale.

Il volo suborbitale viene svolto con un aeroplano che è stato progettato con un design particolare, che consente di arrivare in orbita bassa, e guardare la terra dallo spazio.

Questa missione, che rappresenta il primo volo suborbitale italiano ed europeo, è innovativa e pionieristica, ideata e progettata insieme al Consiglio Nazionale delle Ricerche e Virgin Galactic con l’obiettivo di testare la versatilità del volo spaziale suborbitale ai fini della ricerca scientifica e tecnologica. Il volo spaziale suborbitale sembra destinato a rivoluzionare il trasporto aeronautico e offrirà l’accesso allo spazio a una comunità sempre più ampia. Questo volo, infatti, fa parte di una serie di nuovi approcci allo Spazio, non solo verticale ma anche orizzontale, e questo fornisce più possibilità di accesso alle orbite basse.

Le fasi del Volo

Questa missione, che rappresenta una nuova era nelle missioni commerciali di ricerca finanziate dai governi, consiste in un volo di 90 minuti durante il quale la cabina del Vss Unity, l’aereo su cui si è svolto il volo,  è stata trasformata in un laboratorio scientifico suborbitale. “In qualità di fisico, devo ammettere che fare questo lavoro a bordo è stato fantastico”, ha commentato  Pantaleone Carlucci, che aggiunge “il Cnr ha molta esperienza in ricerca nella stratosfera, troposfera, ma nella microgravità non abbiamo mai fatto esperimenti fino ad ora. I risultati degli esperimenti saranno disponibili già nelle prossime settimane, è il tempo di analizzare i risultati degli esperimenti per capire come abbbiamo lavorato durante il viaggio”.

“Galactic 01 è il nostro primo volo spaziale commerciale” ha commentato Michael Colglazier, CEO di Virgin Galactic “e siamo onorati di essere stati scelti dall’Aeronautica Militare e dal Cnr  per la loro prima missione di ricerca spaziale, la Virtute 1. Virgin Galactic inaugurerà una nuova era di accesso ripetibile e affidabile allo spazio per le istituzioni e gli istituti di ricerca per gli anni a venire”.

 

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