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Women 7: nel 2024 l’Italia parlerà di donne ai G7

Women 7

Il Women7 rappresenta il gruppo ufficiale del G7 sulle pari opportunità, e il nostro Paese si prepara ad ospitarlo nel 2024, in occasione della presidenza italiana del ‘Gruppo dei 7’ e dopo il W7 giapponese del 2023.
Temi e programmi del W7 italiano sono stati presentati a Roma, nel corso di un evento ospitato nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, da Annamaria Tartaglia, Martina Rogato e Claudia Segre,  co-chairs del Women7 Italia 2024.
Moderato da Mariapia Ebreo, giornalista di Fortune Italia, l’evento ha posto l’accento sulle dinamiche post globalizzazione, improntate alla pace e alla riduzione delle disuguaglianze sociali, sulle politiche inclusive che saranno centrali per una necessaria transizione economica e finanziaria, che possa contare su politiche monetarie meno restrittive.
L’obiettivo di questa  anteprima, come sottolineato dalle tre co-chairs, è stato quello di coinvolgere la società civile, le associazioni che si sono distinte nel loro operato in campo internazionale e in tema di gender equality, a cui sarà dedicata la call del prossimo settembre, che valuterà le associazioni che si uniranno al Comitato per tracciare le linee del W7 2024 a guida italiana.

Cos’è il W7

Si tratta di un gruppo di impegno civile ufficiale del vertice G7, istituito nel 2018 – dalla presidenza canadese – con l’obiettivo di  promuovere proposte sull’uguaglianza di genere e sui diritti delle donne,  elaborate in ‘comuniquee’, paper ufficiali che vengono poi  presentati ai Governi, nell’ambito del processo del G7. L’obiettivo è infatti quello di garantire che i leader del G7 adottino impegni politici e finanziari concreti che portino a un impatto tangibile, duraturo e trasformativo sulla vita delle donne e delle ragazze in tutto il mondo. il W7 conta oggi 90 delegati da Paesi ‘world wide’: esponenti della società civile internazionale, rappresentanti di fondazioni, associazioni e organizzazioni non governative impegnate sulle pari opportunità.

Le protagoniste del W7

Il passaggio di consegne

Avviato poche settimane fa in occasione della cerimonia di Nikko, in Giappone, alla presenza del Primo Ministro Fumio Kishida, il passaggio di consegne fra Giappone e Italia avrà una seconda tappa ufficiale a Roma, a gennaio 2024. Rappresenta un ‘testimone’ che vedrà l’Italia guidare il prossimo G7, che si concentrerà sulle dinamiche post globalizzazione improntate alla pace e alla riduzione delle disuguaglianze sociali, ma dove le politiche inclusive saranno ovviamente centrali.

Il ‘comuniquee’ giapponese

All’anteprima romana ha partecipato, da remoto, anche Kazuko Fukuda – Co-Chair W7 Japan, che ha voluto esprimere la sua “gratitudine a Women7 Itala per aver ospitato questo incontro cruciale”. Fukuda ha anche sottolineato l’apprezzamento, oltre che “la leadership e l’impegno eccezionale per l’uguaglianza di genere che caratterizzerà il prossimo G7. Il nostro comunicato” spiega la Fukuda “si intitola ‘Rivendicazioni femministe per costruire un futuro equo, giusto e pacifico’ ed ha visto la partecipazione di 87 advisor eccezionali provenienti da 38 paesi, garantendo una vasta gamma di prospettive. Poiché il nostro tema generale era l’intersezionalità, abbiamo incluso attivamente donne con disabilità, giovani, persone LGBTQ+ e rappresentanti del Sud del mondo. Infatti, il 40% dei nostri advisor proveniva dal Sud del mondo e il 20% erano giovani”.

Le Co-Chair del W7 italiano

Rispetto ai risultati già raggiunti a livello globale e agli obiettivi che W7 si pone, in vista della presidenza italiana del 2024,  Anna Maria Tartaglia, co-fondatrice di Angels for Women, ha presentato il W7 con un auspicio: “Nella diversità delle nostre pratiche ed esperienze siamo riuscite, in 6 mesi di lavoro, a produrre un set di raccomandazioni che ci vedono unite nella richiesta di una prospettiva di genere anche rispetto al tema del sostegno all’imprenditoria femminile. Sono diversi i settori come tecnologia, biomedicale e finanza dove una maggiore presenza  di donne porterebbe valore aggiunto e un punto di vista foriero di implementazioni di utili aziendali e buone pratiche sulle certificazioni e sulla sostenibilità”.

Si concentra sul tema del coinvolgimento della società civile Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation, che nel suo intervento parla di “prevenzione e disseminazione di competenze digitali e di educazione finanziaria, che fanno parte di un importante processo di autodeterminazione e raggiungimento della piena indipendenza economica, e che permetteranno alle donne e alle ragazze di agire una piena cittadinanza partecipativa, anche favorendo l’inclusione nel mondo del lavoro a tutti i livelli e senza subire discriminazioni salariali e di carriera. Per questo i lavori vedranno una partecipazione delle più rappresentative associazioni giovanili dei 7 Paesi”.

Conclude Martina Rogato, co-fondatrice Human rights international corner, che ha partecipato alla Ministeriale di Nikko e ha raccontato che: “È arrivato il momento di adottare una logica di genere a politiche e soluzioni che riguardano ogni ambito, dalla lotta al cambiamento climatico alla pace e sicurezza, e far sì che ogni donna di talento possa contribuire a fare la differenza”.

La società civile

L’evento ha previsto anche gli interventi delle rappresentanti del Comitato italiano del W7 2024:  Marina D’Artibale, socia fondatrice di Donne Leader in Sanità;  Giovanna Guercio, Presidente Soroptimist;  Elvira Marasco, Presidente AW20;  Maria Grazia Panunzi, Presidente Aidos; Katia Scannavini, Vice Segretaria Generale Actionaid; Florinda Scicolone, responsabile nazionale gender gap Aigi. Gli interventi hanno fatto emergere temi importanti, quali l’importanza della medicina di genere, la necessità di dotare l’Italia di una norma che regolamenti la parità di genere e salariale nelle aziende, ed altri spunti che saranno alla base di una riflessione collettiva, il primo passo verso l’appuntamento del 2024 con il prossimo Women7.

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