Il viaggio verso le tanto attese vacanze estive sta diventando un vero e proprio ostacolo per milioni di italiani, a causa dei prezzi dei carburanti che stanno raggiungendo livelli senza precedenti. Mentre i turisti si dirigono verso le località di villeggiatura, sono costretti a fare i conti con i rialzi dei carburanti che stanno mettendo a dura prova i bilanci familiari.
Assoutenti, l’associazione dei consumatori, ha realizzato una mappa del caro-benzina basata sui dati comunicati dai gestori al Ministero delle Imprese. Secondo le loro rilevazioni, i prezzi dei carburanti in autostrada hanno già superato i 2,5 euro al litro in modalità servito, mentre sulla rete urbana ed extraurbana alcune località hanno listini superiori ai 2,3 euro al litro.
Le autostrade sono particolarmente colpite dai rialzi dei prezzi. Ad esempio, sulla A4 Venezia-Trieste, il prezzo massimo della benzina ha raggiunto un picco di 2,553 euro al litro per il servito, mentre il gasolio ha raggiunto i 2,4 euro al litro. Situazione simile si riscontra sulla A21 Torino-Piacenza, dove un litro di benzina viene venduto a 2,549 euro e il gasolio a 2,334 euro al litro. Anche sulla A14 Bologna-Bari-Taranto, la benzina supera la soglia dei 2,5 euro al litro, con un prezzo di 2,529 euro al litro per la verde e 2,399 euro al litro per il diesel.
Anche le isole minori, molto frequentate in questo periodo, si trovano a dover affrontare prezzi elevati a causa delle difficoltà di trasporto dei carburanti. Ad Anacapri, la benzina in modalità servito costa 2,259 euro al litro, mentre a Ponza si attesta a 2,239 euro e a Ischia a 2,204 euro al litro. A Lampedusa, il prezzo raggiunge i 2,329 euro al litro.
La situazione non migliora sulla rete urbana ed extraurbana di diverse Regioni italiane. Ad esempio, sulla via provinciale di Arpaise (BN), la benzina in servizio costa 2,552 euro al litro, mentre il gasolio raggiunge addirittura i 2,619 euro al litro. In Calabria, a Serra San Bruno (VV), la benzina è venduta a 2,499 euro al litro e il diesel a 2,359 euro al litro. A Lucca, la benzina supera i 2,487 euro al litro, mentre il gasolio tocca i 2,554 euro al litro.
Secondo il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, i carburanti alla pompa hanno registrato un rincaro medio del 4,9% per la benzina e del 5,6% per il gasolio in soli due mesi, da maggio ad oggi. Un pieno di benzina, presso il distributore più costoso, può arrivare a costare fino a 127 euro. Truzzi sospetta che ci siano altre motivazioni che alimentano tali rincari, oltre all’andamento del prezzo del petrolio, e chiede al governo di monitorare attentamente l’andamento dei prezzi dei carburanti e la formazione dei listini lungo tutta la filiera, dall’estrazione alla vendita presso i distributori.
L’aumento dei prezzi dei carburanti ha un impatto significativo sulle tasche degli italiani, non solo per coloro che si mettono in viaggio per le vacanze estive, ma anche per il sistema agroalimentare del Paese. L’88% delle merci che arrivano sugli scaffali viaggiano su strada, e i costi logistici elevati hanno un effetto a valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori. Secondo la Coldiretti, i costi della logistica incidono per circa un terzo sul totale dei costi per frutta e verdura, e i rincari dei carburanti hanno costretto gli italiani a spendere quasi 4 miliardi di euro in più nell’ultimo semestre. L’aumento dei prezzi ha portato anche a una riduzione delle quantità acquistate dai consumatori.
In conclusione, i prezzi record dei carburanti stanno creando notevoli sfide per gli italiani che si dirigono verso le mete delle vacanze estive. È importante che il governo monitori attentamente la situazione e cerchi soluzioni per mitigare l’impatto economico sui cittadini e sull’economia nazionale. Allo stesso tempo, l’intera società dovrebbe riflettere sull’importanza di promuovere e adottare soluzioni sostenibili per il trasporto e la logistica al fine di ridurre la dipendenza dai carburanti fossili e mitigare gli effetti dei futuri rialzi dei prezzi.
