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Nuovo Consiglio di Amministrazione per Pirelli, governance riaggiustata e nuove sfide

pirelli marco tronchetti provera
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Pirelli, l’importante azienda italiana di pneumatici, ha ora un nuovo Consiglio di Amministrazione (CDA) con una governance ricalcata sulla recente riorganizzazione voluta dal governo italiano, in occasione dell’entrata in vigore del nuovo patto parasociale tra l’azionista cinese Sinochem e la società italiana Camfin. L’assemblea, che ha visto la partecipazione dell’84,16% del capitale votante, ha scelto la lista di maggioranza presentata da Marco Polo, anche per conto di Camfin, che ha ottenuto l’83,84% del capitale presente, nominando come presidente Jiao Jian, uno degli 8 rappresentanti cinesi nel nuovo CDA.

Il nuovo board, composto da 15 membri, resterà in carica per tre anni fino al 2025. Tra i membri del CDA, si affiancano i 4 nomi espressi da Camfin, tra cui spiccano Marco Tronchetti Provera (nella foto in evidenza) e Andrea Casaluci, che saranno rispettivamente vicepresidente esecutivo e amministratore delegato. Marco Tronchetti Provera è un nome ben noto nel settore, essendo stato protagonista della storia di Pirelli per molti anni. L’assemblea del CDA, prevista per il 3 agosto, affronterà anche questioni relative alla governance.

La lista di minoranza, presentata dai fondi riuniti in Assogestioni e votata dal 16,05% del capitale presente, ha portato all’elezione di tre candidati: Roberto Diacetti, Paola Boromei e Giovanni Lo Storto.

Tra gli altri membri del nuovo CDA, indicati da Sinochem ed eletti dall’assemblea, troviamo Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian, Alberto Bradanini, Fan Xiaohua, Marisa Pappalardo e Tang Grace.

L’assemblea ha anche dato il suo sostegno alla politica sulla remunerazione per il 2023 (83,14%), ai compensi per il 2022 (83,91%) e al piano di incentivazione monetario per il periodo 2023-2025 (84,68%). La polizza sulla responsabilità degli amministratori ha ricevuto un sostegno quasi unanime, con il 99,61% del capitale a favore.

Inoltre, è stato annunciato che il deputy CEO Giorgio Luca Bruno, lasciando Pirelli, riceverà un trattamento di fine mandato pari a circa 2,3 volte il suo compenso fisso annuo lordo per la carica, oltre ai compensi maturati fino alla data di cessazione dalla carica. Inoltre, in virtù di un patto di non concorrenza biennale, riceverà un corrispettivo pari al 60% del compenso fisso annuo lordo per ogni anno di durata del vincolo.

Con il nuovo CDA al timone, Pirelli si prepara a fronteggiare le sfide future nel settore dei pneumatici e a mantenere la sua posizione di rilievo sul mercato internazionale. Con una governance stabile e rafforzata, l’azienda è pronta ad affrontare i cambiamenti e le opportunità che il futuro riserva.

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