L’Italia sta attraversando un periodo di preoccupazioni finanziarie per le famiglie, con i tassi dei mutui che continuano a salire, minacciando di mettere a dura prova i bilanci familiari. A giugno, i tassi dei mutui hanno registrato un ulteriore rialzo, aumentando l’allarme tra i consumatori già preoccupati per la nuova tassa sugli extraprofitti delle banche introdotta dal governo.
Secondo le recenti informazioni fornite dalla Banca d’Italia, i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie (rappresentati dal tasso annuale effettivo globale o Taeg), hanno raggiunto il 4,65% a giugno. Questo valore rappresenta un aumento rispetto al 4,58% di maggio e riflette una tendenza in crescita costante da mesi. La curva dei tassi di interesse ha subito un incremento significativo nell’ultimo anno, quasi raddoppiando rispetto al livello registrato a giugno 2022 (quando il Taeg era al 2,37%).
La domanda di prestiti sta seguendo un andamento opposto, diminuendo parallelamente all’aumento dei tassi. L’analisi dei dati attuali rivela un calo dell’1,7% nei prestiti al settore privato rispetto all’anno precedente, con un calo ancora maggiore del 3,2% per le società non finanziarie. Questo trend si manifesta anche nei depositi del settore privato, che hanno subito una flessione del 4,3% a giugno.
Le associazioni dei consumatori stanno lanciando l’allarme, sottolineando l’impatto diretto dei tassi in aumento sulle famiglie italiane. L’Unione Nazionale Consumatori calcola che coloro che hanno stipulato mutui a tasso variabile riscontrino un aumento mensile della rata di 169 euro rispetto all’anno precedente. Assoutenti stima che rispetto al 2021, le famiglie possano affrontare una spesa annua maggiore compresa tra 3.060 e 4.080 euro.
Le conseguenze finanziarie potrebbero estendersi su scala nazionale, con aziende e famiglie che si trovano a dover affrontare interessi più elevati. Secondo le previsioni del Cer per Confesercenti, l’anno 2023 potrebbe vedere un aumento di interessi di 5,4 miliardi di euro, mentre nel 2024 questa cifra potrebbe salire a 9 miliardi. Complessivamente, gli oneri finanziari aggiuntivi potrebbero ammontare a quasi 14,4 miliardi di euro nei prossimi due anni, raggiungendo oltre 20 miliardi se si includono anche gli oneri sui mutui a tasso variabile per le abitazioni.
Le famiglie italiane si trovano quindi a fronteggiare sfide finanziarie crescenti, con la preoccupazione che gli aumenti dei tassi dei mutui possano avere un impatto significativo sui loro bilanci e sulle spese familiari. Le associazioni dei consumatori e gli esperti finanziari stanno ora cercando soluzioni e misure di mitigazione per affrontare questa situazione in evoluzione.
