Un dialogo tra i saperi economico-aziendali, per ragionare insieme di sfide e opportunità in un contesto condizionato dalle rivoluzioni (prima tra tutte quella digitale) in atto. Dopo uno stop forzato dalla pandemia – l’ultima edizione si è svolta in presenza a Torino nel 2019 – torna il convegno AIDEA (Accademia italiana di economia aziendale). Titolo di questo 40esimo meeting nazionale: ‘L’aziendalismo crea valore’.
“Il valore è una variabile indefinita, non è facile misurarlo. Possiamo dire che c’è un valore pubblico, ma molto dipende da noi: da cosa siamo in grado di dare e da quanto è ricettivo il sistema che lo accoglie. È chiaro che se troviamo interlocutori che apprezzano la nostra disponibilità e avviano percorsi comuni, il valore cresce. Ecco perché – ha sintetizzato a Fortune Italia il presidente AIDEA Michele Pizzo – possiamo affermare che l’aziendalismo crea valore”.
Scopo del convegno AIDEA 2023 sarà proprio sostenere una ricerca, una didattica e una valorizzazione degli studi aziendali in grado di accrescere anche in minima parte il valore pubblico. Interrogandosi sul ruolo degli accademici nella società civile.
AIDEA, ricorda Pizzo, è una delle Società più antiche al mondo. Duecentodieci anni di storia. L’Accademia trae origine dall’Accademia dei Logismofili, fondata nel 1813. Oggi i circa 1.200 soci rappresentano 77 atenei italiani e internazionali. “Rappresentiamo tutti i docenti universitari che si richiamano all’area aziendale e il nostro obiettivo è sempre stato quello di contribuire al progresso e alla diffusione degli studi sulle discipline economico-aziendali. Il tema scelto quest’anno è una conferma del ruolo che AIDEA si è dato soprattutto negli ultimi anni, di soggetto istituzionale che svolge a favore della categoria un ruolo di rappresentanza”.
Creare valore anche attraverso la consapevolezza
Le sfide più grandi per l’intera comunità scientifica, riconosce il presidente AIDEA, sono quelle che riguardano la consapevolezza. “Noi ‘accademici’ non siamo pienamente consci delle nostre capacità. Contemporaneamente i soggetti esterni spesso hanno la percezione di alcuni problemi, ma non hanno idea delle possibili soluzioni. Possiamo aiutare istituzioni pubbliche ad acquisire una più chiara consapevolezza di quelle che sono le problematiche e offrire strategie vincenti: lo abbiamo fatto nel campo della giustizia, delle università, con attività di supporto a titolo assolutamente gratuito. Siamo in dirittura d’arrivo con l’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati: gran parte delle aziende oggetto di confisca falliscono. È un patrimonio di competenze e risorse che viene distrutto. Non è un bene per l’iniziativa; gli aziendalisti possono dare un contributo per la revisione e il miglioramento gestionale dei beni oggetto di confisca. Ma si torna sempre lì: deve esserci apertura”.
Il convegno AIDEA 2023
Il tema principale del convegno sarà discusso nelle sessioni plenarie e parallele nei giorni 5 e 6 ottobre, presso il Dipartimento di Scienze Aziendali – Management & Innovation Systems dell’Università degli studi di Salerno. “Ci saranno due fasi”, spiega Pizzo. “Una istituzionale, con una tavola rotonda: abbiamo preferito evitare interventi lunghi e non saranno presenti docenti universitari ma operatori di banche, di associazioni imprenditoriali e soggetti pubblici, per dialogare e migliorare il nostro percorso. Ci saranno poi sezioni in cui i vari partecipanti (di cui il 50% giovani) presenteranno i prodotti della loro ricerca su varie tematiche. Ciò che mi piace sottolineare è che offriremo un servizio a tutti. Per ogni paper verranno individuati 3 pregi e 3 critiche, cosicché ognuno possa beneficiare di un approccio costruttivo e collaborativo”.
Il mondo accademico è spesso un mondo chiuso ed estremamente teorico in cui ognuno lavora per sé. L’augurio, conclude Pizzo, è che anche grazie a occasioni e a incontri del genere, con dibattiti innovativi e critici, vengano privilegiati sempre meno percorsi individuali (e individualistici) a favore di ‘teamwork’.
