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Eni: utile netto a 6,6 mld, prospettive positive per il futuro

Il Gruppo Eni ha annunciato i risultati finanziari per i primi nove mesi del 2023, mostrando un utile netto adjusted di competenza degli azionisti di 6,660 miliardi di euro. Tuttavia, questo dato rappresenta una riduzione del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile operativo adjusted nei primi nove mesi è stato di 11,036 miliardi, con una riduzione del 34% rispetto all’anno precedente.

Una delle ragioni principali di questa diminuzione è rappresentata dal tax rate consolidato adjusted, che ha raggiunto il 44% nei primi nove mesi del 2023, un aumento di 5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo aumento è stato causato dalla windfall tax sugli utili delle società del settore energia del Regno Unito, introdotta nel terzo trimestre del 2022, e da un contesto economico sfavorevole.

Il flusso di cassa netto da attività operativa dei primi nove mesi del 2023 è stato di 10,944 miliardi di euro, mentre il flusso di cassa operativo ante capitale circolante al costo di rimpiazzo si è ridotto a 12,892 miliardi. Questa riduzione è dovuta al pagamento relativo alla windfall tax straordinaria italiana istituita dalla Legge di Bilancio 2023.

Gli investimenti organici, ossia le spese in conto capitale (capex), hanno raggiunto i 6,7 miliardi nei primi nove mesi del 2023, segnando un aumento del 23% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo aumento è stato principalmente influenzato da una maggiore spesa nei progetti legati al gas naturale e al Gnl.

Le acquisizioni nette dei primi nove mesi 2023 sono state di circa 1,5 miliardi, con particolare riferimento all’acquisizione degli asset di bp in Algeria, alla bioraffineria St. Bernard, agli asset del business rinnovabile di Plenitude e al saldo del corrispettivo relativo all’acquisizione del gruppo Plt effettuata alla fine del 2022. Questi dati sono stati in parte compensati dalla cessione del 49,9% della partecipazione Eni nelle società di gestione dei gasdotti Ttpc/Transmed a seguito dell’accordo con Snam, e da altre cessioni di asset non strategici.

L’indebitamento finanziario netto ante lease liability al 30 settembre 2023 è stato di 8,7 miliardi, mostrando un aumento di circa 1,7 miliardi rispetto al 31 dicembre 2022. Il leverage, ovvero il rapporto tra l’indebitamento finanziario netto ante lease liabilities e il patrimonio netto, si è attestato a 0,15 al 30 settembre 2023, rispetto al valore di 0,13 al 31 dicembre 2022.

L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi (nella foto in evidenza), ha commentato i risultati dichiarando che l’utile operativo e la generazione di cassa si collocano nella parte alta della serie storica di risultati trimestrali. Guardando al futuro, Descalzi ha espresso fiducia nel miglioramento dei fondamentali del business e nei progressi strategici, prevedendo ritorni positivi per gli azionisti. Di conseguenza, Eni ha rivisto al rialzo le previsioni annuali di Ebit e flusso di cassa operativo, mentre ha intensificato il programma di buyback per l’anno in corso.

Nonostante la riduzione dell’utile netto e dell’utile operativo, Eni guarda al futuro con ottimismo, anticipando prospettive di crescita e miglioramento dei risultati finanziari nel prossimo periodo.

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