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Investire su territorio e innovazione: la strategia della Fondazione Crt

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Lo sviluppo dei territori è alla base della missione strategica della Fondazione Crt che per il 2024 prevede un investimento complessivo pari a 65 mln di euro, un incremento pari al +8,3% rispetto ai 60 milioni del 2023.

Sono tre le traiettorie su cui la Fondazione prevede di investire con prospettiva pluriennale: valorizzazione dei giovani, promozione delle eccellenze della filiera agroalimentare e tutela dell’assetto idrogeologico. Questo è quanto previsto dal Documento programmatico previsionale (Dpp) approvato all’unanimità dal Consiglio di Indirizzo, che per il prossimo anno punta a consolidare e rafforzare l’attuale quadro di attività della Fondazione in ambito culturale, sociale, dell’istruzione e della ricerca.

“I risultati della gestione ordinaria di bilancio superiori agli anni scorsi consentiranno alla Fondazione Crt di potenziare l’impatto generato direttamente e attraverso i propri bracci operativi” ha dichiarato Fabrizio Palenzona, presidente della Fondazione Crt, che sottolinea come l’obiettivo sia quello di “ridurre la forbice delle disuguaglianze sociali e delle povertà e creare nuove opportunità di crescita per il territorio”.

La Fondazione Crt, nata nel 1991, è la terza Fondazione di origine bancaria italiana per entità del patrimonio. Negli anni ha messo a disposizione del territorio del nord Ovest più di 2 mld di euro, per finanziare oltre 42.000 progetti per l’arte e la cultura, la ricerca, la formazione dei giovani, il contrasto alle povertà, il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità, la tutela dell’ambiente, l’innovazione. Ha interamente riqualificato le Ogr Torino, trasformandole in un centro internazionale di innovazione tecnologica e culturale.

Guardando ancora alle prospettive di sviluppo del 2024, sono confermati anche i 5mln che la Fondazione Cnr – in una logica di gruppo che ricomprende tutti i propri enti strumentali – stanzierà a sostegno dei programmi di innovazione tecnologica, di promozione dell’arte e dell’inclusione portati avanti dalle OGR Torino, con l’obiettivo di far crescere il capitale culturale, sociale ed economico del territorio.

Toccano quota 8 milioni (+77,8% rispetto ai 4,5 milioni del 2023) le risorse previste per la sperimentazione di interventi con modalità innovative, per il tramite della Fondazione sviluppo e crescita Crt e la Fondazione per l’arte moderna e contemporanea Crt, che potrà riposizionare la propria attività con il coinvolgimento e ricadute sull’intero territorio.

L’approccio metodologico innovativo, che connota la Fondazione Crt, si concretizzerà in tre direttrici di sviluppo progettuale che si riguardano più settori e hanno una prospettiva pluriennale. Si tratta del potenziamento e la messa a fattor comune delle iniziative di promozione e diffusione delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche regionali, con una componente di ricerca e sviluppo che valorizzi l’apporto delle istituzioni accademiche specializzate. Il supporto a progetti di investimento di lungo periodo per la tutela dell’assetto idrogeologico del territorio, l’efficientamento della gestione delle acque e la salvaguardia delle risorse idriche, in collaborazione con le strutture di ricerca come gli atenei e il Cnr, gli enti locali e le agenzie pubbliche di riferimento.

E infine l’investimento sulle fasce più giovani della popolazione, attraverso interventi ad ampio spettro capaci di intersecare welfare, istruzione, cultura: dal supporto alle famiglie con figli in età prescolare al rafforzamento dell’offerta formativa nel ciclo dell’obbligo, dal contrasto alla dispersione scolastica al potenziamento della coesione delle comunità nell’ottica di una sempre maggiore apertura e inclusione.

Sempre in tema di stanziamenti previsti per Welfare e Territorio, Arte e Cultura, Ricerca e Istruzione, gli interventi stimati raggiungono quota 57 mln e, come già negli anni scorsi, includono il contributo di 5 milioni per le Ogr Torino.

Guardando nel dettaglio alla destinazione specifica di questi finanziamenti, vedremo che 18 mln saranno impegnati per costruire risposte mirate alle esigenze sociali del territorio, in collaborazione con il Terzo Settore, per un impatto maggiore sui fronti della disabilità, della povertà educativa ed economica, della cura dell’infanzia e delle famiglie, del servizio di trasporto sanitario di emergenza, della salvaguardia dell’ambiente.

Fondi suddivisi per aree di intervento

17 mln saranno allocati per rafforzare il comparto della cultura attraverso il sostegno alle istituzioni museali, alle attività espositive e al sistema dell’arte contemporanea, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico, storico e paesaggistico per una più ampia fruibilità pubblica dei beni, il rilancio dello spettacolo dal vivo, puntando al coinvolgimento di artisti emergenti e incoraggiando gli operatori del settore ad adottare soluzioni per promuovere la più ampia integrazione e inclusione sociale.

Altri 17 mln saranno impiegati a supporto delle attività educative e formative a tutti i livelli (dalla scuola primaria al post-laurea), la ricerca scientifica e tecnologica, il fondo per la Repubblica digitale promosso da Governo e Acri, il sistema territoriale degli Atenei (Università di Torino, Politecnico sedi di Torino e Mondovì, Università del Piemonte Orientale, Università di Scienze Gastronomiche e Università della Valle d’Aosta).

Sarà inoltre ampliata l’offerta di attività di doposcuola e centri estivi con particolare attenzione alle esigenze di bambini e ragazzi fragili. Il progetto prevede anche azioni per contrastare il disagio giovanile, mentre le azioni della Fondazione CRT dedicate ai talenti vireranno nella direzione della formazione professionale.

E’ stato anche approvato all’unanimità dal Consiglio di indirizzo, e in via definitiva,  il nuovo Statuto, a fronte di una proficua interlocuzione con l’organo di Vigilanza – il Mef – che ha confermato il testo varato lo scorso 28 luglio.

Il Mef ha confermato la validità del percorso di revisione e aggiornamento dello Statuto” è il commento del presidente Palenzona, che sottolinea come “con l’approvazione definitiva di oggi da parte del nostro del Consiglio di Indirizzo potremo lavorare sempre più e sempre meglio per diventare motori di sviluppo sociale al servizio della collettività”.
Il nuovo Statuto risponde in maniera coerente all’attuale scenario di operatività della Fondazione, è ispirato dai valori dell’etica, parità di genere, trasparenza e inclusione, rafforza i principi di indipendenza e terzietà dell’ente, così come dei componenti degli Organi, sottolineando il ruolo di garante del Presidente.

Viene poi introdotta una modifica nella composizione del Consiglio di Indirizzo: i consiglieri, eletti attraverso il metodo democratico delle terne, passano da 18 a 22, per assicurare un migliore equilibrio territoriale, garantire la presenza di un esponente qualificato del Terzo Settore, valorizzare il sistema universitario e aumentare le opportunità di cooptare personalità di chiara e indiscussa fama.

 

 

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