Il destino della manovra economica sembra essere ancora in bilico, con il blocco degli emendamenti che alimenta preoccupazioni di un possibile esercizio provvisorio. L’opposizione solleva l’allarme, descrivendo il governo come immerso nel “caos”, mentre la discussione sulla legge finanziaria procede con difficoltà.
Uno degli aspetti cruciali rimasti in sospeso è l’emendamento sulle infrastrutture, che dovrebbe includere una rideterminazione dei costi per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Questa modifica potrebbe impattare sui fondi destinati al Ponte nel primo anno, innescando discussioni e ritardi nella presentazione degli emendamenti.
Tuttavia, il tema più delicato sembra essere il Superbonus, un beneficio fiscale che ha catalizzato l’attenzione della politica. Il relatore della manovra, Dario Damiani, ha dichiarato che c’è la possibilità di introdurre qualcosa per “chiudere qualche stato di avanzamento di cantieri in maniera non onerosa”. L’argomento è complesso, poiché qualsiasi modifica potrebbe coinvolgere risorse non previste dal governo.
L’opposizione, in particolare Forza Italia, sembra determinata a trovare una soluzione per il Superbonus, anche dopo il ritiro di precedenti emendamenti. La commissione Bilancio del Senato ha dovuto rinviare l’avvio dell’esame della legge, ma la tensione aumenta, con l’opposizione che mette in dubbio la capacità del governo di rispettare i tempi.
Nel frattempo, l’attenzione si sposta sul fronte fiscale, con il Parlamento che chiede al governo di rivedere la stretta sull’agevolazione fiscale per i cervelli che vogliono rimpatriare. La richiesta comprende l’introduzione di un “regime di maggior favore” per chi si trasferisce con un figlio minore e ulteriori aiuti per le famiglie con figli. Il Parlamento propone anche di estendere il vantaggio fiscale per tre anni a coloro che acquistano una casa entro il 31 dicembre 2023.
La battaglia tra governo e opposizione sulla manovra 2023 si intensifica, con l’esito ancora incerto. L’Italia guarda con ansia agli sviluppi futuri, mentre la discussione continua nei corridoi del potere politico.
