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Superbonus, la proroga in Manovra agita la maggioranza

Il Superbonus 110%, amato e odiato, è nuovamente al centro delle polemiche, scatenando discussioni anche all’interno della stessa maggioranza di governo durante la sessione di bilancio.

Nonostante la manovra sia ancora nella fase iniziale del suo iter ufficiale in commissione, Forza Italia ha proposto la proroga dell’agevolazione al 110% per i condomini. Tuttavia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha respinto immediatamente la proposta, rifiutandosi di aumentare la spesa pubblica.

Il dossier Superbonus è trattato direttamente dal ministro Giancarlo Giorgetti e dalla premier Giorgia Meloni. Ed entrambi non hanno dubbi: vanno chiusi i cordoni della borsa per una misura che ha aperto una voragine nei conti pubblici nell’ordine di oltre 100 mld di euro. Una cifra che andrà sicuramente rivista nei prossimi anni.

Il senatore Guido Liris di Fratelli d’Italia ha presentato una soluzione alternativa per allentare la stretta sul Superbonus, garantendo il rimborso dei lavori negli ultimi mesi del 2023 al 110%.

Attualmente, questi rischiano di essere rimborsati solo al 70%. La questione, tuttavia, potrebbe trovare una soluzione anche al di fuori della manovra, attraverso il Milleproroghe, come suggerito dal vicepremier Antonio Tajani che ha provato a spegnere le polemiche.

La commissione Bilancio del Senato ha avuto una seduta inconcludente, ritardando l’esame degli emendamenti alla manovra. Nel frattempo, sono stati presentati emendamenti dai relatori, che affrontano questioni come la cedolare secca sugli affitti brevi, la tassazione del 21% a scelta su un immobile in locazione, e la proroga dello stato di emergenza legato alla guerra in Ucraina.

Il governo ha presentato anche un emendamento per rimodulare i fondi destinati al Ponte sullo Stretto, sottraendo 2,3 miliardi di euro dai fondi di sviluppo e coesione (Fsc). Questo ha sollevato le critiche dell’opposizione, in particolare del Partito Democratico, che ha parlato di uno “scippo dei fondi coesione” e ha fatto riferimento a “carrarmati di Mussolini” in azione.

Nonostante le critiche e le complesse dinamiche politiche, il Superbonus 110% continua a dominare il dibattito. L’ipotesi di prorogare i termini rimane bloccata, poiché il 31 dicembre è fissato come l’ultimo giorno per produrre fatture rimborsabili al 110%. Dal 1 gennaio, i lavori saranno rimborsati al 70%, creando incertezza per quelli effettuati negli ultimi mesi del 2023. Per aiutare questi condomini, si sta valutando l’ipotesi di introdurre una soglia Sal flessibile (o straordinaria) che copra tutti i lavori degli ultimi mesi dell’anno.

La complessità della situazione consente all’opposizione di agitare anche lo spettro dell’esercizio provvisorio di Bilancio. Ma, rassicurano in maggioranza, la manovra potrebbe ricevere il via libera definitivo entro il 29 dicembre. Come? Non è dato sapere. Restano in gioco diverse opzioni per concludere i lavori, con la possibilità di approvazione prima di Natale o entro la fine dell’anno.

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