L’ultimo rapporto dell’Istat rivela un paradossale scenario nel mercato immobiliare italiano: mentre i prezzi delle abitazioni continuano a crescere, il numero di compravendite registra una significativa diminuzione. Nel terzo trimestre del 2023, l’indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) mostra un aumento del 1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando di tre volte il +0,6% registrato nel trimestre precedente. Tuttavia, questa crescita dei prezzi non è accompagnata da un aumento delle transazioni immobiliari, bensì da una contrazione del 10,4%.
L’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate evidenzia che la tendenza al ribasso nelle compravendite è in corso già dal 2022. Nel secondo trimestre del 2023, la contrazione era stata del 16%, mentre nel terzo trimestre si è attestata al 10,4%. Il paradosso emerge nel fatto che l’aumento dei prezzi non sembra incentivare le transazioni immobiliari, ma anzi potrebbe contribuire a frenarle.
L’Istat sottolinea che la dinamica tendenziale dei prezzi è guidata soprattutto dall’andamento delle abitazioni nuove, che hanno registrato un aumento dell’8,0% su base annua. Al contrario, i prezzi delle abitazioni esistenti sono cresciuti solo dello 0,5%. Questo divario di crescita tra nuove e esistenti potrebbe riflettere una preferenza degli acquirenti per immobili di nuova costruzione.
Nel dettaglio, nel terzo trimestre 2023, i prezzi delle abitazioni nuove sono cresciuti dell’1,6% rispetto al trimestre precedente, mentre quelli delle abitazioni esistenti sono diminuiti dello 0,4%. Complessivamente, nei primi tre trimestri del 2023, i prezzi delle abitazioni sono aumentati dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I prezzi delle abitazioni nuove hanno registrato un notevole +4,5%, mentre quelli delle abitazioni esistenti sono cresciuti dello 0,5%.
Il tasso di variazione acquisito dell’indice dei prezzi Ipab per il 2023, considerando variazioni nulle nell’ultimo trimestre, è pari al +1,3%. Le abitazioni nuove mostrano un aumento maggiore, +4,7%, mentre quelle esistenti crescono dello 0,6%.
In sintesi, l’Istat evidenzia un mercato immobiliare italiano contraddittorio, con prezzi in costante crescita, ma un calo significativo nelle compravendite. Questa situazione potrebbe richiedere un’attenta valutazione delle dinamiche del settore e delle politiche abitative per garantire una maggiore sostenibilità e accessibilità al mercato immobiliare.
