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Istat, novembre amaro per l’industria: crollano i prezzi, -12,6%

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L’Istat ha reso noti i dati relativi all’andamento dei prezzi alla produzione dell’industria per il mese di novembre 2023, evidenziando una diminuzione dello 0,9% su base mensile e del 12,6% su base annua. Questa contrazione, più accentuata rispetto al -9,5% registrato nel mese di ottobre, è stata principalmente guidata dai prezzi dell’energia.

Scenario interno: contrazione dei prezzi

Sul mercato interno, i prezzi hanno subito una diminuzione dell’1,2% rispetto a ottobre e del 16,3% su base annua, un ulteriore peggioramento rispetto al -12,4% del mese precedente. Escludendo il settore energetico, i prezzi hanno registrato una diminuzione dello 0,2% in termini congiunturali e dell’1,6% in termini tendenziali, indicando una pressione inflazionistica contenuta al netto dell’energia.

Scenario estero: leggera contrazione

Sul mercato estero, i prezzi hanno registrato una diminuzione dello 0,2% su base mensile e dell’1,2% su base annua. A livello europeo, la flessione annua è stata dell’1,5% per l’area euro e dell’1,1% per l’area non euro.

Energia in calo e settori in crescita

L’Istat ha evidenziato una contrazione annua dei prezzi dell’energia del 34,5%. Nel complesso, si è verificata una lieve accentuazione della flessione tendenziale dei prezzi dei beni intermedi (-6,5%). Tuttavia, c’è stata una moderazione della crescita su base annua dei prezzi sia dei beni di consumo sia dei beni strumentali, con un aumento del 2,7% per i beni di consumo.

Variazioni tendenziali nei settori manifatturieri

Analizzando le attività manifatturiere, si osserva che settori come prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici, altre industrie manifatturiere e produzione di computer, prodotti di elettronica e ottica hanno registrato incrementi tendenziali più elevati, rispettivamente del 7,5%, 2,8% e 3,6%.

D’altro canto, si sono rilevate ampie flessioni tendenziali per settori come prodotti chimici, metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, e industria del legno, della carta e stampa.

Costruzioni e stabilità dei prezzi

Per il settore delle costruzioni, i prezzi sono rimasti pressoché stabili, con variazioni di modeste entità sia rispetto a ottobre 2023 sia rispetto a novembre dello scorso anno. In particolare, i prezzi per “edifici residenziali e non residenziali” sono rimasti invariati in termini congiunturali e sono cresciuti dello 0,2% in termini tendenziali.

In sintesi, i dati evidenziano una complessiva contrazione dei prezzi alla produzione, influenzata principalmente dai settori energetici, mentre alcuni settori manifatturieri mostrano variazioni tendenziali contrastanti. Il contesto economico e l’evoluzione dei prezzi restano elementi cruciali da monitorare per comprendere appieno l’impatto su diverse industrie e sui consumatori.

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