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Feste di Natale, il brindisi ci costerà 712 mln di euro

spumante

Il mercato del vino in Italia si prepara ad affrontare una realtà più ponderata rispetto agli entusiasmi degli anni precedenti. Secondo le stime fornite da Ovse-Ceves, l’Osservatorio Economico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, il Natale del 2023 vedrà una riscoperta di piatti tradizionali e acquisti più oculati, influenzati sia dal portafoglio che dalle offerte a scaffale.

I numeri positivi registrati alla fine del 2022 per il mercato del vino durante le festività natalizie non sembrano ripetersi quest’anno. Tuttavia, ad aggiungere un filo di ottimismo tra gli operatori sono le bollicine, con particolare enfasi sulle produzioni italiane, come Asti e Prosecco, che mantengono un trend positivo all’estero, sia in termini di valore che di volumi. Le aspettative indicano una crescita del fatturato (+3,4%) rispetto alle Festività del 2022, nonostante si preveda un calo dei volumi di spumanti.

Le stime di consumo per le festività indicano che in Italia verranno stappate tra 70 e 71 milioni di bottiglie, generando un giro d’affari al consumo di circa 712 milioni di euro. Il presidente dell’Osservatorio e del Centro Studi Ceves-Uni, Giampietro Comolli, ha osservato che gli italiani sembrano essere più realisti negli acquisti e nei consumi, preferendo un approccio più attento alle occasioni di consumo e alle possibilità finanziarie personali.

Nel mercato elitario, lo Champagne e i top player italiani mantengono le loro posizioni, ma una crescente parte degli italiani si sta allontanando dai brand noti, optando per vini regionali. Questi vini sono percepiti come un abbinamento ideale ai piatti tradizionali legati al territorio. Comolli ha sottolineato che si registra un aumento negli acquisti sullo scaffale e nelle liste dei vini nei menu, con variazioni che vanno dal 15 al 26 per cento, a seconda del canale di distribuzione e della tipologia di vino.

Per quanto riguarda le bollicine più gettonate, Altalanga e TrentoDoc sono tra le preferite per il brindisi di fine anno. Franciacorta mantiene un livello di vendite e prenotazioni simile al 2022, con una leggera frenata per saten e millesimati riserva di tutte le zone, ad eccezione di icone come Giulio Ferrari, Anna Maria Clementi e Moretti Bellavista.

Complessivamente, il Natale 2023 sembra essere caratterizzato da un approccio più consapevole ai consumi, con un’attenzione crescente alle produzioni regionali e alle bollicine italiane.

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