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Fincantieri rafforza la sua presenza nel settore sottomarino con l’acquisizione di Remazel Engineering

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Il gruppo Fincantieri, sotto la guida dell’amministratore delegato Pierroberto Folgiero, ha compiuto un passo significativo per consolidare la sua posizione nel settore sottomarino con l’annuncio della finalizzazione dell’acquisizione del 100% di Remazel Engineering da Advanced Technology, società controllata da Alpha Private Equity. La chiusura definitiva dell’operazione è prevista nel primo trimestre del 2024.

L’accordo di acquisizione, completamente finanziato con risorse proprie del gruppo, si basa su un enterprise value di Remazel pari a 78 milioni di euro, con possibili aggiustamenti tipici per operazioni di questo tipo. Questa mossa strategica, già annunciata all’inizio del mese, rappresenta il primo importante tassello della strategia di sviluppo di Fincantieri nel settore delle operazioni tecnologiche offshore e ‘subsea’.

Secondo Pierroberto Folgiero, l’acquisizione di Remazel è fondamentale per consolidare il ruolo di Fincantieri come integratore di sistemi complessi e partner per i clienti lungo tutto il ciclo di vita delle imbarcazioni e dei relativi equipaggiamenti ad alto valore aggiunto. Le competenze ingegneristiche e tecnologiche di Remazel, già leader nel proprio settore, offriranno a Fincantieri l’opportunità di espandersi in settori in rapida crescita, come le ‘operations underwater’ e il ‘wind offshore’, coprendo attività a maggior valore aggiunto lungo la catena del valore.

Folgiero sottolinea che il settore subacqueo rappresenta un nuovo dominio geopolitico di grande rilevanza strategica, sia in ambito civile che in quello della difesa. L’acquisizione di Remazel consente a Fincantieri di rafforzare il suo posizionamento in questo settore strategico, contribuendo anche alla transizione energetica e alla crescita delle tecnologie offshore.

Remazel Engineering, con sede principale a Chiuduno (Bergamo) e sedi operative a Trieste, in Cina e Brasile, ha registrato ricavi superiori ai 100 milioni di euro nel 2022, contando su oltre 160 dipendenti principalmente in Italia. La società è specializzata nella progettazione e fornitura di sistemi per la movimentazione, il sollevamento e l’ancoraggio, soluzioni di lancio e recupero per mezzi subacquei, oltre alla produzione di componenti critici per turbine a gas.

Il CEO di Remazel, Andrea Rosa, commenta l’accordo definendolo “una bella notizia per il mercato delle tecnologie offshore e in particolare della transizione energetica.” Rosa sottolinea che l’accordo ha consentito a Remazel di trasformarsi da un’azienda famigliare a una realtà managerializzata capace di competere a livello globale, raggiungendo gli obiettivi tracciati con Alpha nel 2017.

La Borsa ha reagito positivamente alla notizia, con Fincantieri che ha chiuso la seduta in crescita dell’1,85% a 0,55 euro, indicando la fiducia degli investitori nell’ulteriore consolidamento del gruppo nel promettente settore delle tecnologie subacquee e offshore.

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