Cosa significa per una grande azienda essere sostenibili? Ad esempio questo: per assecondare la strategia globale del brand di salvaguardia del pianeta, la filiale italiana di Kia ha messo in piedi una fruttuosa (è il caso di dirlo) collaborazione con Treebu, Società Benefit composta da ingegneri e agronomi, e in pochi mesi ha piantato in alcuni terreni attorno a Verona 8 foreste di Paulownie. In totale 1600 alberi.
La Paulownia è stata scelta per moltissimi motivi. Anzitutto perché è la pianta con la crescita più rapida al mondo: in appena 6 anni arriva alla sua maturità in virtù di un ciclo fotosintetico molto efficiente, caratteristica che di solito appartiene alle erbe annuali e non agli alberi da fusto. Ha inoltre un buon grado di assorbimento della CO2, ripulisce il terreno da idrocarburi e metalli pesanti e aumenta la quantità di sostanza organica nel suolo, favorendo in questo modo anche la proliferazione degli impollinatori. Non solo.
La sua coltivazione è a basso impatto, poiché non richiede trattamento fitosanitario né apporti di fertilizzazioni chimiche e, cosa affatto trascurabile, fa parte dei cosiddetti alberi fenice, quelli cioè capaci di ricrescere in autonomia dal tronco tagliato alla base, il che garantisce fino a quattro cicli vegetativi senza bisogno di ripiantumazione.
Dulcis in fundo: la Paulownia produce anche un legno pregiato che viene utilizzato in vari campi: edilizia, cantieristica navale, arredamento, packaging, perfino nella realizzazione di strumenti musicali e tavole da surf.
“Kia Italia si impegna da anni in attività di responsabilità sociale d’impresa e sostenibilità”, dice Giuseppe Mazzara, Marketing Communication & CRM Director di Kia Italia. “Coerenti con la strategia globale del brand, il nostro intento è quello di ispirare azioni concrete, che generino dei benefici per l’ambiente e per le persone. La collaborazione con Treebu ci rende orgogliosi di dare il nostro contributo nella rigenerazione dei territori, per il benessere dell’intera comunità”.
