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Rapporto Oxfam: paperoni sempre più ricchi, presto ci sarà anche il primo trilionario

Jeff Bezos Elon Musk

L’incremento esponenziale delle disuguaglianze economiche rappresenta un fenomeno in crescita inarrestabile, evidenziato in modo eloquente dal recente rapporto di Oxfam International. I dati rivelano un allarmante aumento nella disparità di ricchezza tra i più ricchi e i più poveri del mondo, con un impatto significativo anche in Italia.

Il rapporto Oxfam evidenzia un drammatico aumento delle disuguaglianze globali dal 2020, con i cinque uomini più ricchi al mondo – Elon Musk (nella foto in evidenza assieme a Bezos), Bernard Arnault, Jeff Bezos, Larry Ellison e Warren Buffett – che hanno visto più che raddoppiare le proprie fortune, passando da 405 a 869 miliardi di dollari. Questa crescita avviene a un ritmo straordinario di 14 milioni di dollari all’ora. Nel contempo, la condizione delle 5 miliardi di persone più povere è rimasta invariata.

Il rapporto sottolinea che, mantenendo i ritmi attuali, potremmo assistere alla prima comparsa di un trilionario entro un decennio. Tuttavia, l’Oxfam avverte che per porre fine alla povertà occorreranno oltre due secoli, con una stima di 230 anni.

Nel contesto dell’Unione europea, il patrimonio dei primi cinque miliardari, tra cui Bernard Arnault e l’italiano Giovanni Ferrero, è cresciuto al ritmo di 5,7 milioni di dollari all’ora dal 2020.

L’aumento della ricchezza estrema negli ultimi tre anni è stato descritto come “poderoso”, mentre la povertà globale rimane stabile ai livelli pre-pandemici. Il rapporto evidenzia che i miliardari, in termini reali, sono ora più ricchi di 3.300 miliardi di dollari rispetto al 2020, con un aumento del patrimonio tre volte superiore al tasso di inflazione.

In Italia, il quadro delle disuguaglianze è altrettanto preoccupante. L’1% più ricco detiene una ricchezza oltre 84 volte superiore a quella del 20% più povero. L’aumento dei miliardari italiani si accompagna al crescente numero di coloro che “non hanno i mezzi per una esistenza dignitosa”. La povertà assoluta, causata principalmente dall’impennata dell’inflazione, ha colpito circa 5,6 milioni di individui nel 2022, rappresentando il 9,7% della popolazione.

Il rapporto di Oxfam mette in luce come il Covid abbia scavato un solco ancor più profondo tra le diverse fasce della società. Mentre i primi cinque miliardari del mondo hanno raddoppiato la propria ricchezza, quasi 5 miliardi di persone sono scivolate nella povertà. Amitabh Behar, direttore esecutivo a interim di Oxfam, sottolinea che entro un decennio potremmo assistere alla nascita di un trilionario, mentre per sconfiggere la povertà ci vorranno più di 200 anni.

Le disuguaglianze non si limitano solo alle fortune personali, ma permeano anche il mondo del lavoro. L’1% più ricco del mondo possiede il 59% di tutti i titoli finanziari, e multinazionali di grande successo hanno miliardari come CEO o azionisti principali. La tendenza nel 2023 è di registrare profitti record, con un aumento del 52,5% rispetto alla media dei profitti nel quadriennio 2018-21.

Oxfam sottolinea la necessità di misure concrete per affrontare queste disuguaglianze crescenti. La tassazione dei più ricchi in ogni paese, un prelievo più efficace sui redditi delle grandi aziende e la lotta all’elusione fiscale sono tra le raccomandazioni dell’organizzazione per abbattere le disuguaglianze.

In Italia, Oxfam propone una riconsiderazione delle misure di inclusione sociale e lavorativa introdotte nel 2023, con l’adozione di un approccio universalistico e l’introduzione di un salario minimo legale. La lotta all’evasione fiscale e un’imposta progressiva sui grandi patrimoni sono ulteriori proposte per promuovere un sistema più equo.

La situazione evidenziata da Oxfam richiama l’attenzione su una realtà che va al di là delle cifre, sottolineando la necessità di azioni concrete a livello globale e nazionale per invertire questa pericolosa tendenza verso disuguaglianze sempre più accentuate.

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