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Covid, è bagarre alla Camera su inchiesta parlamentare: le opposizioni lasciano i lavori

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Un incidente politico agita la scena della commissione Covid alla Camera, con le opposizioni che sollevano dubbi sulla validità del voto relativo all’istituzione di un organismo di inchiesta parlamentare sulla gestione della pandemia. La tensione si è acuita dopo una riunione tesa della commissione Affari Sociali, con la minoranza che ha abbandonato i lavori in segno di protesta.

Il voto sul mandato al relatore, l’ultimo passo prima dell’esame in Aula del provvedimento, era in programma da alcuni giorni. Tuttavia, al momento della votazione, si sono registrate alcune assenze, tra cui quella della relatrice Alice Buonguerrieri, impegnata in una visita della premier in Emilia Romagna. La presenza di una deputata di Azione al posto di uno di Iv, che avrebbe potuto votare con il centrodestra, ha contribuito a complicare la situazione.

A pochi minuti dalla votazione, alcuni deputati di Fratelli d’Italia hanno corso dalle commissioni vicine, ma il vicepresidente Luciano Ciocchetti ha annunciato un risultato di 11 a 11, equivalente a una bocciatura. Sebbene questa bocciatura non impedisca la discussione in Aula, rappresenta uno sfregio per il centrodestra, che ha fortemente sostenuto il provvedimento.

La capogruppo di Avs Luana Zanella ha definito la situazione “una bocciatura e ora è bagarre”. Il commento della Dem Ilenia Malavasi è stato etichettato come “figura barbina” dal capogruppo M5s alla Camera Francesco Silvestro. Nel frattempo, Marco Furfaro del Pd ha interpretato il risultato come “un chiaro segnale politico” delle tensioni interne al centrodestra.

Nella maggioranza, si è cercato di rimediare proponendo un riconteggio, un nuovo voto che ha irritato ulteriormente l’opposizione. Le opposizioni hanno abbandonato i lavori in segno di protesta, ma la votazione si è comunque svolta, terminando 12 a 0, con anche Ciocchetti che ha votato questa volta. Il mandato al relatore è stato approvato, ma la procedura ha scatenato l’ira della minoranza.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti ha difeso la scelta della maggioranza, sottolineando che il regolamento prevede la controprova. Anche Ciocchetti ha argomentato che la controprova è prevista e che l’opposizione l’ha richiesta in passato.

Tuttavia, le proteste del centrosinistra hanno raggiunto l’Aula, dove il Dem Federico Fornaro ha osservato che la controprova del voto in commissione deve avvenire con un appello nominale e seguendo l’elenco alfabetico dei membri. Secondo l’opposizione, la procedura seguita non è valida, e quindi il voto non ha alcuna legittimità.

La controversia sulla commissione Covid risuona ora nel dibattito parlamentare, alimentando le tensioni politiche e sollevando interrogativi sulla validità delle procedure seguite durante il voto.

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