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Valensise all’AISI mette fine all’era Parente, prossime nomine ai vertici di Arma e Esercito

Il generale Mario Parente (nella foto in evidenza), alla guida dell’AISI per 8 anni consecutivi, ha ceduto il testimone a Bruno Valensise, attuale vicedirettore del DIS. Questo cambio è avvenuto sotto il governo di Giorgia Meloni e si è reso necessario considerando il ruolo strategico dell’AISI, specialmente con l’Italia che presiede il G7 e le tensioni internazionali in corso.

La decisione è stata preceduta da una valutazione accurata da parte del governo e di altre figure chiave, come Alfredo Mantovano, sottosegretario alla sicurezza della Repubblica. Nonostante si fosse discusso di prolungare ulteriormente il mandato di Parente, si è deciso per il cambiamento, come previsto dal calendario.

Valensise, con un background giuridico diverso rispetto al suo predecessore, porta una vasta esperienza nel settore dell’intelligence, avendo iniziato la sua carriera vent’anni fa.
Questo cambio potrebbe anticipare una nuova fase nella gestione dell’Agenzia, soprattutto considerando le dichiarazioni di Mantovano sulla necessità di riforme nel settore dell’intelligence.

Le altre due posizioni di vertice dell’intelligence sono occupate al momento dall’ambasciatrice Elisabetta Belloni (Dis), in carica dal maggio del 2021 (e nominata anche sherpa per il G7/G20 da Meloni all’inizio dell’anno) e dal generale Giovanni Caravelli, dal maggio 2020.
La prossima tornate di nomine negli apparati della sicurezza e militari dovrebbe riguardare l’Arma dei Carabinieri e lo Stato Maggiore della Difesa. Il comandante generale dei Carabinieri, Teo Luzi, compirà 65 anni a novembre. I candidati a succedergli sono due: Salvatore Longo, comandante interregionale del Centro Italia; Mario Cinque, capo di Stato Maggiore.

Il capo di Stato Maggiore della Difesa, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, finirà il suo servizio a novembre per assumere il ruolo di capo del Comando militare della Nato. Al sua posto ci sarà un generale dell’Esercito. L’attuale capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Carmine Masiello, il comandante del Covi, Francesco Figliuolo, il Segretario generale della Difesa, Luciano Portolano, sono i candidati.

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