NF24
Cerca
Close this search box.

Bce non allenta la presa, tassi fermi. Quando arriverà il taglio?

bce christine lagarde banca centrale europea tassi inflazione

Ancora niente taglio dei tassi di interesse in Europa: la Bce decide per la terza volta consecutiva di lasciarli invariati nonostante le pressioni del mercato per un attesissimo taglio.

Taglio che difficilmente arriverà prima dell’estate, se la presidente della banca centrale europea Christine Lagarde rimarrà dell’opinione fatta intuire al World Economic Forum di Davos. L’appuntamento chiave, in questo caso, sarebbe la riunione del consiglio direttivo della Bce di giugno.

Nella conferenza stampa post riunione la banchiera francese ha detto che l’approccio del board continuerà a dipendere dai dati e che le decisioni verranno prese di riunione in riunione.

I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%.

Intanto, la doccia fredda per gli investitori è arrivata già recentemente. Lagarde ha detto che l’ottimismo dei mercati sui tassi non aiuta a raggiungere l’obiettivo principale di Francoforte: inflazione al 2% entro il 2025.

In Borsa, dopo la decisione di Francoforte Milano cede lo 0,8% seguita da Francoforte (-0,6%) e Parigi (-0,5%).

Bce e tassi, il calo dell’inflazione non basta

La quota obiettivo dell’inflazione come sempre è il 2%, e il dato attuale non è molto lontano.

Il calo dell’inflazione, per quanto consistente, ancora non basta per far invertire rotta ai falchi di Francoforte.

“Le nuove informazioni hanno confermato sostanzialmente la sua valutazione precedente circa le prospettive di inflazione a medio termine”, dicono da Francoforte. “A parte un effetto base al rialzo sull’inflazione complessiva legato all’energia, la tendenza al ribasso dell’inflazione di fondo è proseguita e i passati incrementi dei tassi di interesse continuano a trasmettersi con vigore alle condizioni di finanziamento. Le condizioni di finanziamento restrittive frenano la domanda, contribuendo al calo dell’inflazione”.

Secondo le previsioni sulla decisione di Francoforte di Gabriele Debach, market analyst di eToro, la Bce fino ad oggi “ha mantenuto una posizione moderatamente restrittiva a causa delle pressioni persistenti sui prezzi nell’Eurozona e delle incertezze derivanti dalle tensioni geopolitiche, come il blocco del Mar Rosso”.

La Bce ritiene che i tassi siano ancora esattamente al livello giusto per arrivare al 2% di inflazione nel medio periodo. “Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario”.

Il Consiglio direttivo “continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati della restrizione. In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria”.

Bce, quando un taglio dei tassi?

La politica Bce sui tassi rimane quindi ferma a quella dello scorso settembre. Ma quando potrebbe arrivare un taglio?

“In base alle parole dei banchieri centrali nelle ultime settimane, la BCE era – ed è – probabilmente contrariata per le aspettative di mercato di un imminente taglio dei tassi”, ha anticipato Martin Van Vliet, Global Macro Strategist di Robeco, prima della decisione di Francoforte. “Sebbene l’inflazione si stia muovendo nella giusta direzione, la crescita dei salari rimane troppo elevata in molti paesi dell’Eurozona dal punto di vista della BCE. Pertanto, la maggior parte dei banchieri centrali probabilmente preferisce aspettare fino a giugno prima di iniziare a tagliare i tassi. Tuttavia, alla fine saranno i dati (e non le forward guidance delle banche centrali) a decidere cosa accadrà”.

Secondo Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte, dopo la riunione e la conferenza stampa della Bce sono tornate in auge, per un eventuale taglio, “le attese sulla riunione di aprile, a cui ora viene attribuita una probabilità dell’80% (dal 65% pre-conferenza stampa)”.

 

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.