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Concordato preventivo biennale per partite Iva, il Fisco prova a contrastare l’evasione

Gilead

Il governo italiano ha introdotto un concordato preventivo biennale per le partite Iva, coinvolgendo 4 milioni di lavoratori autonomi e piccole imprese. Questo accordo consentirà loro di “congelare” le tasse per un periodo di due anni, in un tentativo di stabilire un rapporto più collaborativo tra i contribuenti e l’amministrazione finanziaria.

Il provvedimento è incluso nel decreto legislativo sull’accertamento, il settimo dei decreti attuativi della riforma fiscale promossa dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. L’obiettivo dichiarato del governo è combattere l’evasione fiscale, sottolineando che il concordato preventivo rappresenta un modo per recuperare nuovo gettito, che sarà utilizzato per supportare le fasi successive della riforma fiscale.

La novità più significativa è l’allargamento della platea di coloro che possono aderire al concordato, eliminando il requisito di un punteggio di affidabilità fiscale di almeno 8. Inizialmente, solo coloro con un voto elevato potevano beneficiare dell’accordo, ma questa modifica apre la possibilità di partecipazione a una gamma più ampia di contribuenti, indipendentemente dalla loro affidabilità fiscale.

Il concordato coinvolge 4 milioni di partite Iva, suddivise in 2,42 milioni di soggetti sottoposti agli indici sintetici di affidabilità e 1,7 milioni di forfettari. Essi riceveranno una proposta dal Fisco sulla base della quale potranno dilazionare il pagamento delle tasse nei due anni successivi. La decisione di estendere l’adesione fino al 15 ottobre e di eliminare il tetto del 10% al reddito risponde alle richieste delle commissioni parlamentari.

Questa iniziativa ha suscitato critiche da parte delle opposizioni, che la definiscono un potenziale condono fiscale. Tuttavia, il governo respinge queste preoccupazioni, affermando che l’obiettivo è contrastare l’evasione fiscale. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo (nella foto in evidenza), sostiene che il concordato preventivo è un passo verso un rapporto più collaborativo e di fiducia tra l’amministrazione finanziaria e i contribuenti.

Inoltre, il decreto legislativo sull’accertamento introduce anche modifiche sulle procedure di accertamento e di recupero, mirando a rendere il processo più trasparente e a prevenire abusi nel settore dei crediti di imposta.

In sintesi, il concordato preventivo biennale rappresenta un nuovo approccio fiscale che mira a incentivare la cooperazione tra il Fisco e le partite Iva, cercando di raggiungere un equilibrio tra la necessità di raccogliere entrate fiscali e la volontà di supportare le imprese durante periodi economicamente difficili.

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