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Anche il digitale inquina, entro il 2040 avremo un +775% di emissioni di CO2

Ucb

Un allarmante studio condotto presso l’Università cinese di Wuhan, pubblicato sulla rivista Nature, prevede un aumento esponenziale delle emissioni di CO2 nell’industria digitale, con una crescita stimata del 775% entro il 2040. Questo rappresenterebbe un notevole balzo, portando la quota di emissioni dall’1,6% del 2017 al 14%. Le principali cause di questa crescita vertiginosa includono l’adozione di tecnologie ad alta intensità energetica, come l’Intelligenza Artificiale (IA), e la gestione problematica dello smaltimento dei dispositivi tecnologici.

Davide Bianchi, Tecnico Responsabile di Mia-Platform, un’azienda tech di Milano specializzata nelle piattaforme digitali, sottolinea l’urgenza di adottare strategie di sostenibilità per bilanciare il progresso tecnologico con la responsabilità ambientale. “Costruire un futuro digitale sostenibile è un investimento nel bene comune e per le generazioni future,” afferma Bianchi, indicando la possibilità che la sostenibilità diventi un vantaggio competitivo per le aziende attente all’ambiente.

Se il settore digitale fosse un paese, si classificherebbe al quinto posto tra i maggiori emettitori di anidride carbonica a livello mondiale, contribuendo al 3,8% delle emissioni totali. Questo valore è quattro volte più elevato di quello della Francia. Oltre alle emissioni generate dai dispositivi digitali, il proliferare di tecnologie ad alta intensità energetica, come l’IA e le blockchain, contribuisce in modo significativo alle emissioni di CO2.

Un ulteriore problema è lo smaltimento inadeguato dei prodotti tecnologici, che contribuisce alle emissioni di gas serra e comporta rischi ambientali dovuti a sostanze pericolose come il mercurio, il piombo e il cadmio. La produzione globale di rifiuti elettronici è stata di 53,6 milioni di tonnellate nel 2019, con proiezioni che indicano un aumento a 74,7 milioni di tonnellate entro il 2030.

Tuttavia, secondo gli esperti di Mia-Platform, ci sono soluzioni disponibili per ridurre le emissioni del settore digitale. Il software kube-green, sviluppato da Bianchi, può ridurre del 30% le emissioni di CO2 delle infrastrutture inutilizzate. Altre strategie comprendono lo sviluppo di software per massimizzare l’efficienza energetica e la collaborazione con aziende sostenibili.

In un mondo sempre più connesso, la sostenibilità nell’industria digitale diventa cruciale per preservare il nostro pianeta e assicurare che il progresso tecnologico vada di pari passo con la responsabilità ambientale.

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