Che il record fosse vicino si era capito dal primo giorno di collocamento della terza edizione del Btp Valore: da lunedì infatti il buono polieannale del Tesoro nella sua versione a 6 anni ha continuato a battere i record delle tranche precedenti. Ora, con la fine del quinto giorno di collocamento, arriva il dato finale.
Il titolo destinato ai piccoli risparmiatori ha chiuso a 18,32 miliardi il totale raccolto, con la quinta giornata di collocamento che ha portato sottoscrizioni per oltre 1,37 miliardi di euro. In tutto sono stati chiusi circa 650mila contratti.
Btp Valore, il confronto con le emissioni precedenti
Il dato totale supera sia i 18,14 miliardi di giugno 2023 sia i 17,2 miliardi di euro di ottobre scorso.
Anche senza il risultato di venerdì, il dato dei quattro giorni precedenti aveva già sfiorato la raccolta complessiva dell’edizione di ottobre.
Il record della terza emissione
Il Mef riporta che quello della terza emissione del Btp Valore “è il risultato più elevato di sempre in termini di valore sottoscritto, ma anche per numero di contratti registrati, 656.369, in un singolo collocamento di titoli di Stato per i piccoli risparmiatori (retail), a cui è esclusivamente destinato il Btp Valore”.
Il valore più alto si è registrato nel primo giorno di emissione: si è passati dai 6,44 mld di euro di lunedì ai 4,61 mld di euro di martedì, per poi passare a 3,6 mld mercoledì e 2,28 mld giovedì, fino all’1,37 di venerdì.
Btp Valore, confermato importo cedole
Anche per questa emissione del BTP Valore ai risparmiatori verranno pagate le cedole ogni tre mesi, con tassi crescenti nel tempo e premio finale per chi detiene il titolo fino alla scadenza prevista dei 6 anni.
Le cedole prevedono un rendimento del 3,25% nei primi tre anni e del 4% nei seguenti tre.
La scelta dei piccoli risparmiatori
L’obiettivo delle emissione è accrescere la quota di debito pubblico in mano agli italiani: un modo di proteggere il debito dalle speculazioni di mercato, mentre si tampona il fabbisogno del Tesoro.
Prima di questa emissione, secondo le ultime stime di Fabi, la quota di debito detenuta dalle famiglie aveva già superato il 13%. La formula continua a piacere per motivi che conquistano investitori pronti a scommettere cifre anche molto diverse, dal taglio minimo di mille euro in poi.
C’è naturalmente il fattore della protezione del capitale con garanzia dello Stato italiano, ma anche quello della diversificazione degli investimenti. Inoltre, per gli investitori c’è una la tassazione agevolata dei titoli di Stato (il 12,5%), niente imposte di successione e l’esclusione dal calcolo Isee.
Btp Valore, le prossime emissioni
Terminato il collocamento della terza tranche, non sono ancora state comunicate date per le prossime emissioni. Ma negli scorsi mesi il Mef ha comunicato che le emissioni totali saranno una o più in base alle esigenze, così come per un altro strumento: i Btp Italia. Nel 2024 verranno a scadenza due Btp Italia per complessivi 12 miliardi di euro circa.
Il Btp Valore, ha ricordato il Tesoro nelle linee guida sulla gestione del debito pubblicate a dicembre, può avere “diverse strutture finanziarie e nel 2024, ove se ne riscontrino le condizioni ed in ragione delle esigenze di finanziamento, il Tesoro valuterà l’opportunità di effettuare una o più emissioni di Btp Valore, riservandosi massima discrezionalità nel valutare in prossimità del collocamento la struttura finanziaria più opportuna”.
