Classe 1949, da Oderzo (Treviso), dopo mesi di rumor aveva incassato il via libera della Conferenza Stato-Regioni per guidare la nuova Aifa. Una conferma per il professore, noto virologo, che era stato chiamato a presiedere l’Agenzia italiana del farmaco nel dicembre del 2020, in piena pandemia. Ma nel decreto di nomina l’incarico, a titolo gratuito, era solo per un anno. Così “dopo un’attenta meditazione”, nel giro di qualche settimana Palù ha fatto un passo indietro. Dimissioni clamorose, spiegate con “la mancata sintonia col ministro e l’assenza di risposte dal Governo”. Una decisione che ha destato scalpore, anche perché Palù ha ‘ridisegnato’ di fatto la governance dell’Agenzia regolatoria. Mentre andiamo in stampa si riapre il valzer delle nomine per il vertice di Aifa: un passaggio fondamentale per la sua piena operatività.