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Unilever, stop al Cornetto con un piano risparmi da 800 mln di euro e il taglio di 7.500 posti

Unilever, il gigante dei beni di consumo noto per i suoi marchi di cura della persona, della casa, della nutrizione e della bellezza, ha annunciato una mossa sorprendente: l’addio alla sua divisione dei gelati. Questa divisione sarà scissa in una società separata e indipendente, mentre l’azienda lancia un piano di risparmi da 800 milioni di euro in tre anni che comporterà la perdita di 7.500 posti di lavoro, pari al 6% del suo personale globale di 128 mila dipendenti.La divisione gelati di Unilever ha registrato nel 2023 ricavi per 7,9 miliardi di euro e un utile operativo di 760 milioni di euro, rappresentando quasi il 14% del fatturato complessivo di 59,6 miliardi di euro. Questa divisione comprende marchi rinomati come Magnum, Ben & Jerry’s e Walls, nonché altri come Cornetto, Calippo, Solero, Viennetta e Carte d’Or.

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Il Cornetto è da tempo assieme ad altri marchi di gelato un asset importante di Unilever (ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

Secondo Barclays, la divisione gelati di Unilever potrebbe valere fino a 17 miliardi di euro e dominare il mercato con una quota del 20%. Tuttavia, la decisione di scorporare i gelati è motivata da un “modello operativo molto diverso” rispetto alle altre divisioni dell’azienda, con sfide specifiche legate alla catena di approvvigionamento, alla stagionalità e alla distribuzione.

Unilever è fiduciosa che la divisione gelati potrà avere successo come azienda indipendente, diventando “un’azienda leader a livello mondiale, con forti prospettive di crescita e un futuro entusiasmante come business autonomo”, ha dichiarato il presidente Ian Meakins. Nel frattempo, Unilever si concentrerà su quattro aree principali: bellezza e benessere, cura personale, cura della casa e nutrizione.

La modalità di separazione della divisione gelati non è ancora stata definita, ma si prevede che avverrà attraverso la quotazione in borsa entro la fine del 2025. Questa decisione è stata accolta positivamente dai mercati finanziari, con il titolo Unilever che è salito del 3% a 3.929 sterline.

Accanto alla scissione della divisione gelati, Unilever ha anche annunciato un piano di produttività mirato a rendere l’organizzazione più snella e responsabilizzata, utilizzando la tecnologia e l’intelligenza artificiale per raggiungere questo obiettivo. I costi per le uscite dovrebbero rappresentare circa l’1,2% dei ricavi globali, pari a circa 720 milioni di euro.

Il CEO Hein Schumacher ha confermato che Unilever è aperta a valutare dove quotare il business dei gelati, e ha aggiunto che la sede del nuovo ente sarà trasferita da Rotterdam ad Amsterdam. La decisione di scorporare i gelati riflette gli sforzi del management per ridare slancio al colosso britannico, che si trova anche sotto la pressione dell’investitore attivista Nelson Peltz.

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