Il consenso all’interno del Consiglio della Banca Centrale Europea (BCE) per un taglio dei tassi sta crescendo, poiché l’inflazione è in rapida discesa e si avvicina all’obiettivo del 2%. Il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha nuovamente sottolineato la discesa dei prezzi e si è unito a coloro nel board che stanno chiedendo un’allentamento della politica monetaria.
Parlando alla celebrazione dei 150 anni dalla nascita di Luigi Einaudi, Panetta ha elogiato lo spirito europeista di Einaudi e la sua visione della cooperazione contro il concetto di “sovranità assoluta”. Ha fatto ciò di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a una platea di economisti e uomini delle istituzioni, tra cui il presidente della Consob Paolo Savona.
Sebbene il mercato continui a scommettere su tassi invariati nella prossima riunione dell’11 marzo, il board dovrà valutare le stime sulla crescita e sull’inflazione che saranno la base per le decisioni dei mesi successivi. Secondo gli ultimi numeri di Eurostat, il tasso di inflazione è aumentato al 2,6% a febbraio rispetto al 2,8% di gennaio (rispetto all’8,5% dello stesso mese nel 2023). Panetta ha ripetutamente evidenziato come la crescita dei prezzi si sia ridotta più rapidamente del previsto.
Philip Lane, capo economista della BCE, ha espresso ottimismo sull’inflazione, prevedendo che si stabilizzerà intorno al 2% l’anno prossimo. Ha sottolineato che se questa previsione sarà confermata, il Consiglio direttivo inizierà a considerare seriamente il taglio dei tassi.
Panetta ha anche lanciato un monito sul rigore del bilancio dello stato italiano, sottolineando la necessità di ridurre il debito pubblico elevato. Ha evidenziato l’importanza di una programmazione di spesa a breve e medio termine per garantire una riduzione graduale ma costante del debito.
Infine, ha lodato la visione di Luigi Einaudi sulla cooperazione europea e la necessità di superare il concetto di sovranità assoluta in favore della cooperazione imposta dalla crescente interdipendenza.
Il consenso crescente all’interno del consiglio della BCE suggerisce un possibile cambiamento nella politica monetaria dell’eurozona, con un attento bilanciamento tra l’inflazione e la stabilità economica.
