Secondo i nuovi dati forniti dall’INPS, un numero significativo di famiglie italiane sta ricevendo supporto attraverso l’assegno di inclusione, un programma mirato a contrastare la povertà e a fornire assistenza economica a coloro che ne hanno bisogno. Attualmente, oltre 589.000 famiglie beneficiano di questo sostegno, coinvolgendo oltre 1,2 milioni di individui.
L’assegno di inclusione è entrato in vigore a gennaio, sostituendo il reddito di cittadinanza, e si prevede che a regime il beneficio raggiungerà fino a 737.000 nuclei familiari. Questi numeri, sottolinea l’INPS, sono in costante aggiornamento, riflettendo l’importanza di un programma flessibile e adattabile alle esigenze delle famiglie italiane.
Da domani, l’assegno di marzo sarà erogato alle famiglie che già ricevono il beneficio e a coloro che hanno presentato domanda nei mesi precedenti, con l’istruttoria conclusasi positivamente e il patto di attivazione digitale sottoscritto entro febbraio. Per le famiglie che ricevono il loro primo pagamento a marzo, l’accredito è già avvenuto il 15 marzo, offrendo un sollievo immediato a chi si trova in situazioni di difficoltà economica.
L’INPS ha anche annunciato che il 27 marzo verranno disposte le decadenze per le domande per le quali non è confermato il possesso dei requisiti durante il rinnovo, e sarà necessario presentare un Isee aggiornato per la mensilità di marzo. Nel caso in cui manchi l’Isee 2024, le prestazioni già in corso saranno sospese fino alla presentazione della nuova Dichiarazione sostitutiva unica.
Oltre all’assegno di inclusione, che mira a raggiungere fino a 737.000 nuclei familiari, un’altra misura di inclusione e supporto lavorativo è stata avviata a settembre 2023: il Supporto formazione e lavoro (Sfl), che mira a beneficiare altri 250.000 individui a regime. Questi programmi sono fondamentali nel fornire un sostegno economico e sociale alle famiglie italiane in difficoltà, offrendo una rete di sicurezza e un aiuto concreto per superare le sfide legate alla povertà.
