L’atteggiamento da lavoratore americano di Tim Walz – il candidato vicepresidente di Kamala Harris – sembra non essere solo una recita. Stando ai suoi dati finanziari, Walz avrebbe a malapena un patrimonio a suo nome. Non ha azioni, obbligazioni e nemmeno proprietà che possono essere definite “sue”. Insieme alla moglie Gwen, possiede un patrimonio netto che, secondo un articolo del Wall Street Journal, ammonta a 330.000 dollari. Le informazioni citate sono del 2019, l’anno successivo alla sua nomina a governatore del Minnesota.
Con questo magro gruzzolo, sarebbe più o meno in linea con ricchezza mediana degli americani della sua età (ha 60 anni), e persino più povero della media. Un americano su quindici infatti è milionario, come ha scoperto un recente rapporto di UBS sulla ricchezza.
Nel 2022, secondo la dichiarazione congiunta presentata quell’anno, il reddito annuo lordo di Walz e di sua moglie Gwen ammontava a 166.719 dollari. Walz ha persino il diritto di guadagnare più dello stipendio di 127.629 dollari che riceve come governatore dello Stato, ma ha scelto di non ricevere i circa 22.000 dollari di differenza.”Walz rappresenta la classe media stabile”, ha dichiarato al giornale l’avvocato fiscalista Megan Gorman, autrice di un libro sulle finanze personali dei presidenti degli Stati Uniti. L’ufficio del governatore non ha rilasciato a Fortune ulteriori commenti.
Il patrimonio netto personale di Walz è ben lontano dagli 8 milioni di dollari stimati per Kamala Harris, in realtà dovuti in gran parte ai redditi del marito, che prima di trasferirsi a Washington DC nel 2021 era un avvocato di successo nell’industria dell’intrattenimento californiana. Il contrasto è ancora più netto poi se si guarda agli avversari. Secondo Forbes, il patrimonio netto di Donald Trump è stimato in 4,8 miliardi di dollari (l’ex presidente aveva infatti combattuto duramente contro la pubblicazione delle sue dichiarazioni dei redditi). Anche il diretto concorrente di Walz, l’ex venture capitalist JD Vance, è ricco. Lui e sua moglie hanno un patrimonio netto congiunto di 10,4 milioni di dollari, oltre a proprietà immobiliari, secondo il WSJ. Il team della campagna di Vance non ha confermato questa cifra. Una parte del valore deriva dal possesso di partecipazioni in decine di aziende attraverso la sua società Narya Capital Management.
I patrimoni dei politici sono diventati un argomento scottante, soprattutto quando funzionari di alto rango come Nancy Pelosi sono diventati famosi per la loro straordinaria abilità nel selezionare le azioni, oltre che per la loro politica.
Il background di Walz
Walz, che solo poche settimane fa era a malapena conosciuto dal pubblico, è emerso martedì come vincitore all’ultimo secondo della Veepstakes, battendo il popolare governatore della Pennsylvania, uno Stato chiave per la battaglia, Josh Shapiro. Uno dei motivi principali per cui Harris lo ha scelto, oltre alla loro intesa, è stato il suo passato di uomo comune cresciuto nel cuore del Paese.
Dal momento che Harris ha fatto carriera come pubblico ministero nella metropoli tecnologica di San Francisco, il compito di Walz è quello di portare equilibrio al ticket incarnando l’America delle piccole città nel modo più convincente possibile.
La squadra Harris-Walz ne avrà bisogno, dato che le ultime due elezioni presidenziali sono state determinate dagli Stati viola del Midwest industriale e della regione dei Grandi Laghi. Lì, nella Rust Belt, le politiche concrete che aiutano a mettere il cibo in tavola tendono ad avere più importanza delle politiche identitarie e delle guerre culturali su cui i due partiti spesso si scontrano.
Trump ha sconfitto Hillary Clinton nel 2016 proprio perché la sua promessa di riportare i posti di lavoro nel settore manifatturiero attraverso tariffe d’importazione punitive ha fatto passare Wisconsin, Michigan e Pennsylvania da blu a rossi. Quattro anni dopo, però, ha perso tutti e tre gli Stati a favore di Biden, dopo aver fallito nel proteggere comunità come Youngstown, in Ohio, dalla chiusura delle fabbriche.
Le umili finanze di Walz potrebbero attrarre gli elettori a basso reddito delle città operaie bianche, ma si contenderà il loro voto con JD Vance. Il senatore è originario dell’Ohio ed è riuscito a raccontare il senso di disperazione che molti provano in quello Stato nel suo bestseller ‘Hillbilly Elegy‘.
Questa storia è stata originariamente pubblicata su Fortune.com
