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Champions League, ecco quanto incassano le italiane

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Un posto in prima fila nel calcio continentale. E un pacchetto di milioni di euro in cassa per far respirare il bilancio. Non mancano molte ore (lunedì ore 12 a Nyon) al sorteggio degli ottavi di finale di Champions League, con Juventus, Napoli e Atalanta in attesa dell’urna, un tris di italiane che non arrivava alla fase finale del torneo da otto edizioni. L’Inter è finita invece in Europa League, con 40 milioni di euro di ricavi e senza un altro assegno da circa 20 milioni. Nel frattempo, con le prime ipotesi statistiche di incroci che vedrebbero il Napoli e l’Atalanta più vicine ad affrontare il Valencia e la Juventus associato con il Tottenham di Josè Mourinho, ecco due conti: per la società bianconera si prospetta un ingresso complessivo in Champions da quasi 100 milioni di euro. Ottanta sono già in cassa, partendo dai 55 arrivati con l’accesso al torneo, i 9,5 milioni per il balzo agli ottavi e 12 milioni tra i premi per le vittorie (2,7 milioni) e pareggi (900 mila euro) nella fase a gironi, oltre ai ricchi incassi nelle gare casalinghe.

E se il Napoli ha licenziato Carlo Ancelotti chiedendo a Gennaro Gattuso di risalire la china in campionato per un posto tra le quattro di Champions League della prossima stagione, per ora ha incassato dal percorso in Coppa 70 milioni di euro. Dai 10,8 milioni di euro per i risultati sul campo (tre successi e altrettanti pari), poi la cifra fissa per gli ottavi raggiunti ai 50 milioni per l’accesso al torneo, in attesa – come la Juve – della seconda parte della competizione per i proventi dal market pool, che dipende da quante partite giocheranno le italiane sino a fine torneo.

Mentre i balli negli spogliatoi di Gianpiero Gasperini e dei calciatori dell’Atalanta, finiti sul web dopo l’impresa di arrivare agli ottavi con zero punti ottenuti nelle prime tre gare, sono giustificati dal flusso di milioni verso Bergamo: quasi 40 milioni di euro, oltre 15 di ricavi per l’ingresso (prima volta) nella Coppa, i cinque milioni per il market pool (legati al piazzamento nell’ultimo campionato), oltre sei milioni per i risultati sul campo e 3,3 milioni per il ranking decennale/storico. E un market pool che, in caso di passaggio del turno ai quarti di finale, varrebbe tra i 5 e i 7,5 milioni di euro.

Insomma, i tifosi sognano e le proprietà dei club pure: di soli premi stanziati dall’Uefa (montepremi della Champions a quota due miliardi e spiccioli), i quarti valgono 10,5 milioni di euro, la presenza tra le prime quattro del torneo altri 12 milioni e la finalissima altri 15 milioni, con un bonus da 4 per chi alza la Coppa.

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