L’uscita dall’euro è “una cosa assurda e inconcepibile, sarebbe la fine dell’Italia in termini economici, non scherziamo su queste cose”. Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, non usa mezzi termini per schierare gli industriali italiani in difesa della Moneta unica. Alcuni politici italiani, argomenta il numero uno di Viale dell’Astronomia, “non sanno l’Abc dell’economia”. L’Euro è “imprescindibile” per l’Italia e uscirne “sarebbe un errore madornale per il Paese, non solo per gli industriali”.
Uscire dall’Euro “significherebbe tornare alla lira, giocare sulla svalutazione, in un momento storico delicato per il Paese”. Tra l’altro, “noi siamo un Paese ad alta vocazione per l’export, noi esportiamo 540 miliardi di euro, di cui per la gran parte nel mercato europeo”. Non si tratta di dividersi su una politica piuttosto che su un’altra. “Facciamo attenzione a queste cose, perché sarebbero danni economici irreversibili per il Paese”.
In questo scenario, comunque, “non si può fare un referendum chiedendo al popolo italiano”, perché, spiega Boccia, “la politica è rappresentanza e priorità, occorre assumersi le responsabilità delle scelte, la politica non è portavoce dei cittadini”.