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ArcelorMittal: +56% in un anno, faremo crescere anche Ilva

Un semestre che si chiude con un utile netto di 1,9 miliardi di dollari, una crescita del 56% rispetto allo scorso anno, e la promessa di fare tornare l’Ilva “come il fornitore italiano leader dell’acciaio“. ArcelorMittal “resta ottimista” sull’acquisizione della società siderurgica di bandiera. E’ quanto ha spiegato Aditya Mittal, presidente e Chief financial officer del gruppo, nella conference call con gli analisti sui risultati semestrali.

Il colosso con sede in Lussemburgo non si lascia intimidire dalla bocciatura, a firma del ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, della controproposta (migliorativa per impatto ambientale) effettuata negli scorsi giorni per aggiundicarsi definitivamente la gara. Bisognerà, dunque, attendere il 15 settembre per capire cosa intende fare il nuovo governo sul fronte Ilva. che, ha spiegato ArcelorMittal, è “una eccellente opportunità” per il gruppo. Nella relazione si ricorda che l’Italia “è il secondo maggiore paese consumatore di acciaio in Europa”. Il gruppo ribadisce i suoi impegni che puntano a un risanamento e a “miglioramenti ambientali” e rileva come vi siano “potenziali significativi miglioramenti” sul lato dei costi e “sinergie”. Un punto a favore dell’addendum presentato dall’azienda viene assegnato dal commissario straordinario per l’Ilva, Enrico Laghi, che in commissione industria al Senato ha definito la copertura dei parchi minerali una “best practice unica al mondo”. Sui lavori – iniziati a gennaio 2018 in anticipo di 8 mesi – “è stato completato il 96% delle fondazioni, riteniamo che la copertura potrà essere completata nel termine previsto di gennaio 2020”, ha aggiunto Laghi, confermando quindi l’impegno preso da ArcelorMittal.

Nel frattempo il gigante continua a ‘batter cassa’ a livello mondiale: per l’intero semestre l’utile del colosso dell’acciaio è stato pari a 3,1 miliardi. I ricavi sono saliti nel trimestre da 17,2 a 19,9 miliardi. L’ebitda è salito da 2,1 a 3,073 miliardi, sopra le attese degli analisti. Il debito netto è sceso a 10,5 miliardi contro gli 11,1 del marzo 2018. Il presidente e Ceo Lakshimi Mittal rileva come “le previsioni per la seconda metà dell’anno sino incoraggianti” e si aspetta che “le attuali favorevoli condizioni di mercato continuino”.

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