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Decreto Genova: commissario straordinario per la ricostruzione

cdm procedura infrazione

Il nuovo commissario straordinario per la ricostruzione del ponte Morandi potrà definire gli interventi urgenti per l’affidamento dei lavori avvalendosi di “poteri di sostituzione e di deroga”. Secondo quanto prevede una bozza del decreto Genova, giovedì in Consiglio dei Ministri, con l’approvazione dei progetti il commissario potrà anche “sostituire tutti i visti, i pareri, le autorizzazioni, i nulla osta e ogni altro provvedimento abilitativo”. Potrà inoltre espropriare terreni e indicare i soggetti per la ricostruzione anche tra “società a partecipazione pubblica”.

La scelta del commissario è solo uno dei punti in discussione. Tra le altre misure del decreto ci sono l’istituzione di una Zes (zona economica speciale), aiuti ai privati, sconti fiscali, sostegno alle piccole e micro imprese, al trasporto pubblico locale a alle attività del porto. La prima bozza del decreto è al momento divisa in 16 articoli. Previste esenzioni per chi ha immobili o attività nella ‘zona rossa’ e la sospensione fino a fine 2019 delle notifiche di cartelle e della riscossione. Nel decreto anche l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa): il suo compito sarà stilare un “piano nazionale per l’adeguamento e lo sviluppo” di strade e autostrade, da aggiornare “ogni due anni”, anche “attraverso il monitoraggio sullo stato di conservazione e sulle necessità di manutenzione” delle infrastrutture. Nella bozza si prevede che l’agenzia effettui anche “vigilanza tecnica sull’esecuzione dei lavori” e sovrintenda “alle ispezioni di sicurezza”.

Tra le tante risorse a disposizione del commissario straordinario ci sarà anche l’Anas: la nuova figura istituita dal decreto potrà avvalersi “per la progettazione, l’affidamento e l’esecuzione dei lavori”, oltre alle strutture degli uffici regionali e del comune di Genova, anche della Società Anas , delle autorità di distretto, dei concessionari di servizi pubblici e delle società a partecipazione pubblica o a controllo pubblico. Il testo non contiene nomi, anche se Fincantieri – nominata anche dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e dal vice premier Luigi di Maio – può certo rientrare tra i soggetti indicati. L’articolo sul commissario, che non contiene il nome di chi sarà scelto, stabilisce che questo debba inviare “il Piano degli interventi urgenti per la ricostruzione, la ripresa economica e il sostegno al comune di Genova con le relative priorità e le stime di costo”.

I criteri, le modalità e l’entità delle risorse destinate al finanziamento sono invece definiti con un decreto del Presidente del consiglio su proposta del Ministro delle infrastrutture, di concerto con il Ministero dell’economia. Il commissario avrà comunque il potere importante di approvare a autorizzare i progetti di ricostruzione per i quali “si avvale dei poteri di sostituzione e di deroga” previsti alla fine del 2009 per l’emergenza rifiuti in Campania, quando si è individuata come sito di interesse nazionale l’area per l’inceneritore. A tal fine il commissario, si legge nella bozza, “emana gli atti e i provvedimenti necessari alla realizzazione degli interventi nel rispetto degli obblighi internazionali e di quelli derivanti dall’appartenenza all’Unione europea. Il decreto di approvazione del Piano degli interventi (…) contiene l’indicazione delle norme di legge cui si intende derogare”.

“L’approvazione – prosegue il decreto – sostituisce tutti i visti, i pareri, le autorizzazioni, i nulla osta e ogni altro provvedimento abilitativo necessario per l’esecuzione degli interventi, comporta dichiarazione di pubblica utilità e costituisce, ove occorra, variante agli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, fatti salvi i pareri e gli atti di assenso comunque denominati, di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio (…) da rilasciarsi entro il termine di trenta giorni dalla richiesta, decorso inutilmente il quale l’autorità procedente provvede comunque alla conclusione del procedimento”. Il Commissario, secondo quanto scritto nella bozza, “per le occupazioni di urgenza e per le espropriazioni delle aree occorrenti per l’esecuzione degli interventi inclusi nel Piano degli interventi (…), emanato il relativo decreto, provvede alla redazione dello stato di consistenza e del verbale di immissione in possesso dei suoli anche con la sola presenza di due rappresentanti della Regione o degli enti territoriali interessati, prescindendo da ogni altro adempimento”.

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