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Abi: calo sofferenze a 40 mld, dimezzate dal 2015

Le sofferenze bancarie nette continuano a scendere, più che dimezzando il picco degli 88,8 miliardi di euro raggiunto a novembre 2015, e si fermano a 40,1. Una riduzione di 48,7 miliardi (-54,8%) testimoniata dal rapporto Abi sui dati di luglio: rispetto al mese precedente il calo delle sofferenze è stato di 2,6 miliardi. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è ridotto al 2,32% a luglio 2018 (era 4,89% a fine 2016).

Nel rapporto Abi anche i numeri sui prestiti bancari a famiglie e imprese: ad agosto sono cresciuti su base annua di +1,9%, “proseguendo la positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere”. Secondo l’Abi i finanziamenti (calcolati includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati) mostrano un tasso di crescita da due anni. Il totale degli impieghi (compresa la Pa) è salito del 2,04%. Sul lato raccolta i depositi sono aumentati, ad agosto 2018, di circa 56,7 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a +4% su base annuale), mentre “si conferma la diminuzione della raccolta a medio e lungo termine”, cioè tramite obbligazioni, per quasi 52,3 miliardi di euro in valore assoluto negli ultimi 12 mesi (pari a -17,2%). La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) registra ad agosto 2018 una variazione su base annua di +0,3%.

Sempre secondo il rapporto Abi, ad agosto 2018 i tassi di interesse applicati dalle banche ai prestiti alla clientela “si collocano sui minimi storici”. Il tasso medio sul totale dei prestiti, infatti, è pari al 2,59%, minimo storico (2,60% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato pari a 1,88% (1,79% a luglio 2018, 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è risultato pari a 1,51% (1,49% il mese precedente; 5,48% a fine 2007).

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