“Ho detto che le parole hanno fatto danni, perché le famiglie e le imprese pagano tassi più alti di prima”. Così il presidente della Bce Mario Draghi è ritornato sulle sue parole sulla situazione in Italia. Per le famiglie sono anche saliti i tassi sul credito al consumo, mentre “per i mutui il processo è più lento”, e “questo è successo in Italia e non altrove”.
“Il ruolo internazionale dell’euro crescerà a seconda della determinazione con cui ci muoveremo lungo il cammino delle riforme”. Così il presidente della Bce Mario Draghi rispondendo agli eurodeputati a Bruxelles, aggiungendo che “bisognerà vedere cosa proporrà concretamente la Commissione Ue” in materia con cui la Bce è comunque disponibile a “cooperare”.
A 10 anni dalla crisi “c’è ancora un lavoro importante non finito” sul quadro delle regole finanziarie Ue e, “dato che siamo alla fine di questo mandato legislativo, dobbiamo cogliere questa opportunità ora”, ha aggiunto Draghi e “assicurarsi che il quadro fornisca la stabilità necessaria ai mercati” in modo che “l’Europa sia ben preparata se i rischi” che gravano sull’Eurozona” si materializzassero.