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Abi: cali lo spread o impatto su prestiti. Folle uscita da Euro

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Cali lo spread o le conseguenze per il credito italiano potranno essere serie. È quanto afferma l’Abi in un seminario a Ravenna. Secondo l’associazione bancaria ogni 100 punti di spread si erodono, in media, 35 punti base del patrimonio delle banche. Uno spread Btp Bund a “300 punti non è coerente con i fondamentali dell’economia” e occorre ridurlo altrimenti “si avrà un impatto sul patrimonio delle banche, un aumento del costo della raccolta e quindi dei finanziamenti a famiglie e imprese oltre a una loro riduzione” che fino a ora non si è “ancora verificata” grazie anche alle misure Bce.

“L’uscita dall’euro – aggiunge il presidente dell’Abi Antonio Patuelli – sarebbe una pazzia e comporterebbe un effetto devastante sul debito pubblico, immaginate i tassi al tempo della lira sul debito, attuale e prospettico”, afferma osservando come sia un segno di maturazione del paese e nel dibattito politico “che nessuno ne parli più”.

Il presidente dell’Abi ha sottolineato come “l’euro abbia mitigato le conseguenze di un debito pubblico che, eccettuati alcuni momenti, è sempre cresciuto”. Patuelli ha inoltre ribadito la necessità dell’Italia di appartenenza all’Unione Europea: “Siamo un paese strutturalmente povero che vive di export e di turismo e abbiamo grandissimo interesse a non avere barriere”. Certo, rileva, “l’Unione deve affrontare una fase ri-costituente e non un disfacimento” e questo momento potrebbe arrivare “dalle prossime elezioni di primavera 2019”. “Non c’è ancora chiarezza su cosa sia la Ue, se sia una federazione o una Unione. Non c’è una bussola e questo causa disaffezione. Occorre una fase costituente e testi unici giuridici validi in tutta la Unione” ha rilevato.

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