Salta l’accordo sul bilancio Ue 2019: i negoziatori dell’Europarlamento e del Consiglio, ancora prima della fine della scadenza prevista per ieri a mezzanotte, hanno abbandonato il tavolo per divergenze sul riutilizzo dei fondi Ue non spesi per ricerca e imprese del programma Horizon 2020. Una differenza di vedute di alcuni milioni di euro a fronte di un bilancio di circa 165 miliardi.
Ora la Commissione Ue dovrà proporre rapidamente, entro la fine del mese, una nuova bozza di bilancio perché sia adottata entro la fine dell’anno, altrimenti a gennaio scatterà il sistema dei ‘dodicesimi provvisori’, ovvero si avrà un bilancio Ue pari a un dodicesimo ogni mese di quello del 2018. “Il Consiglio deplora che non sia stato possibile raggiungere un accordo” ma “sono ancora fiducioso che riusciremo a metterci d’accordo prima della fine dell’anno”, ha dichiarato il ministro delle finanze austriaco Hartwig Loeger che ha guidato i negoziati come presidenza Ue.
Per il ministro delle finanze tedesco, Olaf Scholz in Germania si deve comprendere meglio che in Europa “bisogna trovare un’intesa a 27”, e che solo così si può procedere, e ha poi ribadito che il meccanismo di stabilità europeo Mes vada velocemente trasformato in un fondo monetario europeo. Per Scholz la proposta franco-tedesca sul budget dell’eurozona potrebbe una soluzione papabile verso un’intesa che ieri non è stata trovata: “ieri nessuno dei Paesi dell’area ha detto di non poterselo immaginare”, ha affermato parlando al Bundestag, nell’ambito del dibattito sul bilancio del 2019.
Dal canto suo il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno parlando al Parlamento Ue ha rincarato la dose sostenendo che “nel penultimo Eurogruppo ci siamo concentrati sull’Italia perché la Commissione ha chiesto una manovra aggiornata. L’aggiornamento non migliora la situazione in termini di costi del finanziamento del debito, lo vediamo sui mercati oggi giorno, che significa che non ha dissolto le preoccupazioni sulla strategia di bilancio dell’Italia”.
