Il deficit può anche scendere, non è una questione di decimali. Sceglie un’intervista all’Adnkronos il vicepremier Matteo Salvini per dare una notizia che potrebbe cambiare in modo significativo i rapporti del governo italiano con l’Europa. “Penso nessuno sia attaccato a quello, se c’è una manovra che fa crescere il Paese può essere il 2,2, il 2,6… non è problema di decimali, è un problema di serietà e concretezza“: è il passaggio che apre uno spiraglio, prima del vertice con Di Maio, Conte e Tria, che andrà in scena domani sera, e subito dopo il confronto a Bruxelles in cui la il presidente della Commissione, Claude Juncker, ha ribadito la posizione della Ue: si può discutere della manovra ma il deficit fissato al 2,4% deve scendere.
Fonti M5S confermano poi la linea. “Il Presidente Conte ha tutto il nostro sostegno. Come abbiamo sempre detto il tema non è il muro contro muro sul deficit, su cui c’è sempre stato pieno dialogo. Non difenderemo i numerini ma i cittadini. È essenziale che gli italiani possano trovare lavoro grazie al Reddito di cittadinanza e possano andare in pensione con quota 100. Queste misure e la platea individuata restano uguali”
