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Tav, Toninelli cerca di posticipare i bandi: “Accordo con la Francia”

L’analisi costi benefici del Ministero dei trasporti, ancora non pubblicata, continua a dettare i tempi della Tav Torino Lione. A detta del ministro Danilo Toninelli, la Francia ha accettato di posticipare l’uscita dei bandi dell’opera, perché “condivide il nostro metodo e l’opportunità di una analisi costi-benefici approfondita e finalmente obiettiva sulla Tav Torino-Lione”. Per questo, “ieri, a margine del Consiglio Ue dei Trasporti, ho siglato con la mia omologa di Parigi, Elisabeth Borne, una lettera per chiedere congiuntamente a Telt, il soggetto attuatore, di pubblicare oltre la fine del 2018 i bandi dapprima attesi a dicembre”, ha detto Toninelli. Il rinvio della pubblicazione dei bandi Telt congela di per sé qualunque aspetto della procedura, come specificano fonti dello stesso ministero guidato da Toninelli.

Intanto però, c’è chi l’analisi commissionata da Toninelli sull’opera la vorrebbe leggere: il Codacons ha presentato una istanza d’accesso urgente al Mit finalizzata a ottenere copia della documentazione. “Non esiste alcun motivo per cui il M5S debba tenere nascosti ai cittadini i risultati di una ricerca di importanza fondamentale per il Paese e per il futuro dell’opera – spiega il presidente Carlo Rienzi – Al contrario si palesa un interesse legittimo e diffuso degli utenti rappresentati dal Codacons ad ottenere visione dell’analisi disposta dal Mit, e in tal senso presentiamo formale istanza d’accesso al dicastero sulla base della legge 241/90”. Se dai documenti che il ministro Toninelli dovrà fornire con urgenza al Codacons emergerà un parere favorevole alla Tav, il Codacons annuncia che qualsiasi provvedimento del Governo volto a sospendere, rallentare o bloccare i lavori sulla Torino-Lione, sarà oggetto di ricorso a Tar per palese illegittimità.

Dopo gli appelli di Confindustria e del “65% del Pil” riunito a Torino, una delegazione di imprenditori torinesi sarà ricevuta, domani mattina, dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dal vicepremier Luigi Di Maio e dal ministro Danilo Toninelli. A Palazzo Chigi andranno i rappresentanti delle 33 associazioni che il 10 novembre, dopo la manifestazione dei 40 mila ‘Sì Tav’, hanno incontrato il prefetto di Torino e hanno sollecitato un incontro con il governo. La delegazione, guidata dal presidente dell’Unione Industriale di Torino, Dario Gallina e dell’Api Corrado Alberto, sarà formata da una decina di persone: saranno rappresentati, oltre all’industria, il commercio, l’artigianato, l’agricoltura, le cooperative, gli ordini professionali e il sindacato. “Ribadiremo al premier l’importanza di continuare le opere per la Torino-Lione, opera strategica per il territorio e per l’Italia. Gli diremo che non intendiamo indietreggiare e che la Tav non può essere merce di scambi e compromessi politici”, spiega Gallina.

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