“Non abbiamo mai pensato il 2,4% come indice contabile di sfida a qualcuno, all’Ue, o come un totem. Era la somma che ci poteva garantire di non tradire la fiducia dei cittadini. Nel momento in cui, sulla base delle stime tecniche, si sono liberate altre somme abbiamo liberato altre risorse”. Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo il Consiglio Ue, parlando della manovra.
Per il presidente del Consiglio “le riforme sono quelle che abbiamo pensato, le polemiche non hanno ragion d’essere” precisando come su reddito di cittadinanza e quota 100 non ci sono cambiamenti “né nella platea, né nel numero di interventi”.
“L’Italia – dice Conte – non è con il cappello in mano, ha elaborato una manovra ben costruita, ben meditata e anche quest’ultimo passaggio non è frutto di un ripensamento dell’ultima ora”.
Ora, però si attendono “momenti febbrili e intensi per l’attività di governo” ma l’auspicio del premier resta lo stesso: “vorremo chiudere la negoziazione quanto prima”.