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Intesa: vola utile 2018. Messina, miglior risultato 10 anni

La contrazione dell’economia non spaventa Intesa Sanpaolo che chiude il 2018 con un utile di 4,05 miliardi di euro, “il migliore risultato dal 2007”, e per il 2019 ” il risultato netto crescerà ulteriormente”. Parola del consigliere delegato dell’Istituto Carlo Messina, che ha sottolineato come Intesa abbia chiuso il 2018 con un bilancio rafforzato “grazie alla riduzione di 16 miliardi dello stock dei crediti deteriorati lordi”, facendo rosee previsioni per i prossimi anni: sui crediti deteriorati “pensiamo di poter battere il target che ci siamo prefissati nel piano d’impresa al 2021” spiega. Per Messina, l’Italia è perfettamente “in grado di gestire il rallentamento” dell’economia perché “i fondamentali dell’Italia continuano ad essere forti”.

Utili in crescita
Intesa Sanpaolo chiude il 2018 con un utile a 4,05 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 3,81 dell’anno precedente. Il quarto trimestre batte le stime con profitti a 1,03 miliardi, rispetto a 1,04 dello stesso periodo del 2017. Proposto il pagamento di 3,45 miliardi di dividendi cash pari all’85% del payout ratio indicato nel piano d’impresa per il 2018. Il cda ha deliberato di proporre all’assemblea la distribuzione di 19,7 centesimi di euro per azione. Nel dettaglio dei conti il risultato corrente lordo è in aumento dell’ 11% rispetto al 2017 mentre il risultato della gestione operativa è in crescita del 4,8%. I proventi operativi netti sono in aumento dello 0,2% rispetto all’anno precedente. Il cost/income è pari al 53%, tra i “migliori – afferma Intesa Sanpaolo – nell’ambito delle maggiori banche europee”. I costi operativi sono in diminuzione del 3,6% rispetto al 2017. Le attività finanziarie della clientela risultano pari a 912 miliardi di euro, in diminuzione del 3,6% rispetto al 2017. Nell’ambito delle attività finanziarie della clientela, la raccolta diretta bancaria ammonta a 415 miliardi, in diminuzione del 2% rispetto al 31 dicembre 2017. Il complesso di raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche è pari a 149 miliardi, in diminuzione del 2% rispetto al 31 dicembre 2017. La raccolta indiretta ammonta a 496 miliardi, in diminuzione del 4,8% rispetto al 31 dicembre 2017. I coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2018 – calcolati applicando i criteri transitori in vigore per il 2018, tenendo conto di 3.449 milioni di euro di dividendi proposti per l’esercizio 2018 – risultano pari a: 13,5% per il Common Equity Tier 1 ratio (12) (13% a fine 2017 (13)), 15,2% per il Tier 1 ratio (12) (14,9% a fine 2017 (13)), 17,7% per il coefficiente patrimoniale totale (12) (17,7% a fine 2017). L’Istituto prevede per il 2019 un aumento del risultato netto rispetto al 2018, conseguente a una crescita dei ricavi, una continua riduzione dei costi operativi e un calo del costo del rischio. La politica di dividendi per l’esercizio 2019 prevede la distribuzione di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio pari all’80% del risultato netto.

Un intervento efficace sui crediti deteriorati
Intesa Sanpaolo ha ridotto nel 2018 i crediti deteriorati del 26,4% a 16,59 miliardi di euro, rispetto ai 22.52 miliardi dell’anno precedente. I crediti in sofferenza scendono a 7.138 milioni di euro da 10.562 milioni del 2017 post, con un’incidenza sui crediti complessivi pari all’ 1,8% (2,6% del 2017), e un grado di copertura al 67,2% (69,1% a fine 2017). Le inadempienze probabili diminuiscono a 9,10 miliardi da 11,59 miliardi del 2017, e i crediti scaduti/sconfinanti ammontano a 352 milioni di euro rispetto a 374 milioni dell’anno precedente. “Abbiamo raggiunto questo significativo obiettivo riportando il valore dello stock ai livelli del 2009 – senza alcun costo per i nostri Azionisti – sottolinea Messina – Possiamo dire di aver conseguito in un anno oltre il 60% dell’obiettivo fissato nei 4 anni del Piano, aumentando al 54,5% il livello delle coperture. Ciò faciliterà l’azione di riduzione dello stock di crediti deteriorati, considerando che, attualmente, il flusso dei nuovi Npl si colloca ai minimi storici”. Per ciò che riguarda il futuro, il piano d’impresa prevede di dimezzare i crediti deteriorati lordi nel 2021 a 26,4 miliardi. “La mia aspettativa – ha aggiunto – è quella di raggiungere nel 2020 il target fissato per il 2021. E questo non è dovuto a nessuna pressione della Bce che sta facendo un ottimo lavoro per creare un contesto sano“.

Nel 2018 oltre 40 mld erogati a famiglie e Pmi italiane
L’Istituto bancario nel 2018 ha offerto supporto all’economia reale con circa 60 mld di euro di nuovo credito a medio-lungo termine, con circa 50 mld in Italia, di cui circa 42 mld erogati a famiglie e piccole e medie imprese. Circa 20.000 aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato e circa 93.000 dal 2014, preservando rispettivamente circa 100.000 e oltre 460.000 posti di lavoro. Numerose le iniziative per la riduzione della povertà infantile e il supporto delle persone bisognose per fornire circa 9.000 pasti al giorno (oltre il 90% dell’impegno del Piano di Impresa 2018-2021), circa 7.900 posti letto al mese (circa il 130% dell’impegno del Piano), circa 4.000 medicinali al mese (circa il 130% dell’impegno del Piano) e circa 3.000 capi di abbigliamento al mese (100% dell’impegno del Piano). È stato lanciato il Plafond creditizio Circular Economy di 5 miliardi di euro per il 2018-2021, a supporto dello sviluppo sostenibile; apertura del primo laboratorio italiano per la Circular Economy dedicato alla clientela imprese; attivazione di 7 iniziative di start-up con la partecipazione di circa 520 start-up e il coinvolgimento di oltre 770 investitori potenziali.

Impegno rafforzato per la circular economy
L’impegno a favore della Circular economy è stato “rafforzato grazie ad un plafond di 5 miliardi di euro di credito e grazie al lancio del primo laboratorio italiano dedicato alle imprese”, sottolinea il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo parlando dei risultati del 2018. “Siamo inoltre i promotori – ha aggiunto – di significative iniziative culturali diffuse sul territorio nazionale: quest’anno circa 500.000 visitatori hanno ammirato le collezioni permanenti e le 14 mostre allestite presso le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo presenti a Milano, Vicenza e Napoli. Abbiamo avviato il primo programma facente capo al nostro Fondo d’Impatto: un prestito senza garanzie rivolto agli oltre 1,6 milioni di studenti universitari, convinti che l’investimento in educazione sia un elemento chiave per la crescita del Paese. Anche la formazione riveste un ruolo chiave: per questa ragione abbiamo siglato una partnership con Generation, un progetto che ha lo scopo di ridurre la disoccupazione giovanile a livello globale, nell’ambito del quale ci impegniamo a formare 5.000 giovani in Italia per accompagnarli verso il mondo del lavoro”.

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