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Bnp Paribas, -3% utile 2018 ma cedola invariata. Bene Bnl

Una contrazione del 3% dell’utile netto a 7,5 miliardi, rispetto al 2017: così si è chiuso il 2018 di Bnp Paribas. Il risultato ha comunque permesso di mantenere invariata la cedola a 3 euro per azione. Intanto gli impieghi sono aumentati del 3,9% e il margine di intermediazione delle divisioni operative si è mantenuto in linea (-0,4% sull’anno precedente) in un contesto di mercato, mette in evidenza il gruppo, “sfavorevole, in particolare a fine anno”. Intanto la divisione italiana del gruppo francese, Bnl, genera un utile lordo pari a 356 milioni (+164 milioni rispetto al 2017).

La solidità di Bnp Paribas è misurata da un Cet1 all’11,8%. “Il gruppo è mobilitato per l’attuazione della sua strategia 2020 e adotterà misure aggiuntive di riduzione dei costi per migliorare l’efficienza operativa in tutte le divisioni, fin dal 2019”, ha spiegato l’Ad Jean Laurent Bonnafé. In particolare il gruppo aggiorna gli obiettivi del suo piano, con un target di crescita del margine di intermediazione 2016-2020 ridotto a 1,5% annuo (2,5% annuo nel piano iniziale) e un obiettivo di economie ricorrenti dei costi a partire dal 2020 di 3,3 miliardi (2,7 miliardi nel piano iniziale).

Il margine d’intermediazione, si legge nella nota del gruppo transalpino che accompagna i conti 2018, è complessivamente pari a 42.516 milioni di euro, in diminuzione dell’1,5% rispetto al 2017 che contabilizzava però negli elementi non ricorrenti le plusvalenze derivanti dalla cessione dei titoli Shinhan e Euronext per un importo totale di 233 milioni, nonché la rivalutazione del debito proprio e del rischio di credito proprio incluso nei derivati per 175 milioni. Il risultato lordo di gestione del gruppo si posiziona quindi a 11.933 milioni, con un calo del 9,7%, e del 6,0% per le divisioni operative (-4,7% a perimetro e tassi di cambio costanti). Il costo del rischio è in flessione, con 2.764 milioni (2.907 milioni alla fine dell’anno precedente), e si attesta a 35 punti base in rapporto agli impieghi a clientela. Questo livello “contenuto – afferma Bnp Paribas – è attribuibile in particolare al buon controllo dei rischi in fase di origination, al contesto di tassi bassi e all’ulteriore miglioramento registrato in Italia”.

Bnl, la divisione italiana di Bnp Paribas, ha visto nel 2018 gli impieghi aumentare dello 0,6% rispetto al 2017 e i depositi del 4,7%, “trainati dall’incremento dei conti correnti”. Le masse dell’assicurazione vita evidenziano una buona performance (+6,8% rispetto al 31 dicembre 2017) mentre prosegue lo sviluppo di nuove forme di customer journey e il progetto di trasformazione digitale. Il risultato lordo di gestione di Bnl si attesta a 995 milioni con un calo del 10,1% rispetto all’anno scorso mentre il costo del rischio continua a diminuire (-279 milioni sul 2017) e si attesta a 75 punti base in rapporto agli impieghi a clientela. Di conseguenza, dopo l’attribuzione di un terzo dei risultati del Private Banking Italia alla linea di business Wealth Management (divisione International Financial Services), Bnl “conferma il miglioramento della redditività” e genera un utile lordo pari a 356 milioni (+164 milioni rispetto al 2017).

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