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Effetto Netflix, come cambia il mercato per cinema e tv

Ci sono passaggi nell’evoluzione delle cose che segnano una rottura. Una chiara svolta tra quello che era prima e quello che è stato dopo. Ne è piena la storia, in ogni sua declinazione. Nelle comunicazioni, in rapida sintesi, quelli epocali sono stati l’arrivo del telefono, della radio, della televisione, di Internet, degli smartphone. Hanno determinato la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra epoca successiva, hanno sancito la fine e innescato la nascita di interi settori industriali. All’interno di questo processo, che banalmente può essere definito progresso, ci sono poi storie di impresa capaci di cambiare i loro mercati di riferimento. Anche in questo caso, senza voler essere esaustivi, Microsoft e Apple, Google e Youtube, Amazon.

Nel mercato sempre più vasto dell’audiovisivo, con la distinzione tra cinema, tv e video in rete che è sempre meno netta, è stata Netflix a portare un’innovazione dirompente. L’arrivo della piattaforma e delle sue produzioni di alta qualità ha imposto, a tutti, una riflessione sulla propria quota di mercato, sulla propria mission, sul proprio futuro. Tanto che si può parlare di un evidente ‘effetto Netflix’. Si sono alzati gli standard, sono aumentate le opzioni, si sono posti nuovi problemi.

Abbiamo indagato questo fenomeno da prospettive diverse. Partendo, ovviamente, da un approfondimento sullo stato di salute del gigante dello streaming, che ha appena fatto il pieno di nominations agli Oscar con ‘Roma’ di Cuaròn. La cover story è dedicata alla Lucky Red di Andrea Occhipinti che ha fatto la scelta, coraggiosa, di vendere alla piattaforma il primo titolo italiano importante: ‘Sulla mia pelle’, il film sul caso Cucchi, che è stato distribuito simultaneamente su Netflix e nelle sale. Del cambiamento che attraversa il mercato, e delle nuove strategie che si stanno affermando, parliamo con l’amministratore delegato di Rai Cinema, Paolo Del Brocco, con Giampaolo Letta di Medusa, con le sorelle Lucisano, con Mario Paloschi di Ballandi. Le ripercussioni sulla gestione delle sale cinematografiche sono analizzate in una conversazione con Massimo Ferrero. Il presidente dell’Anica, Francesco Rutelli, riassume gli impegni dell’industria del settore, che ha tutto l’interesse a tenere unita l’intera filiera. Di lotta alla pirateria si occupa la Fapav, Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali, con un impegno che descrive il segretario generale Federico Bagnoli Rossi.

L’altro fenomeno che attraversa il mondo dell’audiovisivo, contribuendo a cambiarlo radicalmente, è quello dell’affermazione sempre più evidente della generazione degli youtuber. Spieghiamo come nascono e dove possono arrivare.

Nella rubrica Upstream, Natale D’Amico, analizza il costo dei mesi spesi dal governo nel tentativo di difendere la scelta di tenere al 2,4% il rapporto tra deficit e pil.

Della redazione americana, tra l’altro, pubblichiamo un’analisi sulle condizioni della classe media negli Stati Uniti, un approfondimento sulle conseguenze dell’arresto e la detenzione del numero uno dell’alleanza Renault-Nissan, Carlos Ghosn, e un’inchiesta sulle potenzialità di impiego dei biochip.

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