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Fmi: da Italia rischio contagio, governo la rende vulnerabile

L’Italia può essere l’origine di un contagio mondiale. Il rischio recessione è aumentato e le politiche del governo rischiano di renderla più vulnerabile. E’ il duro giudizio del Fondo Monetario Internazionale nel report per l’Article IV sull’Italia, discusso dal board del Fondo il 25 gennaio sul rapporto dello staff datato 18 dicembre. L’analisi degli economisti di Washington partono dalle misure ‘bandiera’, reddito di cittadinanza e quota 100, e tornano a chiedere riforme strutturali per aumentare il potenziale di crescita.

Rischio contagio. La crescita in Italia è rallentata e il rischio recessione è aumentato. Le debolezze strutturali dell’Italia sono alla base della performance economica del Belpaese, per il quale “i rischi sono significativi e sono al ribasso”. In caso di un acuto stress dell’Italia l’effetto contagio potrebbe essere globale e significativo. “Uno stress acuto in Italia potrebbe spingere i mercati globali in territori inesplorati”.

Politiche governo. “L’enfasi del governo sulla crescita e l’inclusione sociale e’ benvenuta. Le autorità hanno ereditato problemi difficili e di vecchia data”. Il Fmi si dice preoccupato dalla possibilità che “la strategia del governo non sia all’altezza delle ampie riforme necessarie” all’Italia. Lo staff del Fmi sostiene che le politiche del governo “rischiano di lasciare l’Italia vulnerabile a una nuova perdita di fiducia del mercato anche in assenza di ulteriori shock”.

Reddito cittadinanza. Il reddito di cittadinanza è un passo nella giusta direzione ma prevede benefit “molto alti”, soprattutto “al Sud dove il costo della vita è più basso”: questo fa sì che rischi di essere un ”disincentivo al lavoro” o di creare “dipendenza dal welfare”. Anche sei i benefit previsti hanno nel mirino i più poveri, il reddito “penalizza le famiglie più numerose”. La sua corretta attuazione e i controlli sono “essenziali”.

Quota 100. Le regole per il pensionamento anticipato in Italia sono state “allentate notevolmente. Questo potrebbe aumentare il numero dei pensionati, ridurre la partecipazione al mercato del lavoro e la crescita potenziale, e aumentare i già elevati costi pensionistici”.

Riforme. All’Italia servono riforme strutturali per aumentare la produttività e sbloccare il potenziale del paese: un più alto potenziale di crescita, e non gli stimoli di bilancio o il rovesciamento delle riforme, è l’unica strada duratura per migliorare i risultati economici. Lo afferma il Fmi nell’Article IV sull’Italia, . “Senza riforme nessuna strategia per aumentare i redditi e assicurare la stabilità può resistere”.

Emigrazione. Oltre il 20% delle famiglie è a rischio povertà e l’emigrazione dei cittadini italiani è vicina ai massimi degli ultimi cinquanta anni. Gli standard di vita delle generazioni più giovani si sono erosi.

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