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Tav: Mit dà analisi alla Francia. Scontro Salvini-Di Maio

Il Governo francese ha in mano i risultati dell’analisi costi benefici della Tav. Il ministero dei Trasporti ha fornito il documento a Christian Masset, ambasciatore transalpino in Italia. Un passaggio concordato dai ministri ai Trasporti dei due Paesi, Danilo Toninelli e Elizabeth Borne, “punto di partenza di una interlocuzione tra i due esecutivi – fa sapere il ministero – che proseguirà a breve con un incontro bilaterale”. Come già annunciato da Toninelli, analoga procedura verrà seguita con l’Unione Europea, prima ancora della validazione e della pubblicazione del dossier, che resta top secret.

“Io, da vicepresidente del Consiglio che rappresenta gli italiani non ho l’esame costi-benefici della Tav ma pare che ce l’abbiano a Parigi. Questo è abbastanza bizzarro…”. Arriva piccato il commento del vicepremier Matteo Salvini, ancora all’oscuro dei risultati dell’analisi. Salvini si chiede per quale motivo “dei numeri che riguardano il futuro degli Italiani sono conosciuti prima a Parigi che a Roma? Io non cambio idea, l’Italia sulle grandi opere pubbliche deve andare avanti, non bloccare e tornare indietro”.

Al Vicepremier rispondono proprio dal Mit: l’analisi costi benefici “viene preliminarmente condivisa con gli interlocutori diretti rispetto al progetto, che è regolato da un trattato internazionale, ossia Francia in prima battuta e Commissione Ue subito dopo. Successivamente e a strettissimo giro verrà condivisa in seno ai due contraenti del patto di Governo”. La precisazione arriva da fonti del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, che, nonostante il Ministro Toninelli sia un esponente di spicco del Movimento, hanno aggiunto che”M5S e Lega sono in perfetta simmetria informativa sul dossier”, e “la diffusione integrale dei risultati avverrà entro la prossima settimana“. “Matteo deve avere ancora un po’ di pazienza, quando sarà il momento gliela porterò io personalmente in busta chiusa”, sottolinea Toninelli.

A Salvini risponde anche l’altro Vicepremier Luigi Di Maio: “Salvini stia tranquillo, neanche io l’ho letta l’analisi costi-benefici. Però, io quando mi sveglio penso al fatto che da Roma a Pescara ci vogliono 7 ore in treno, non mi sveglio pensando a un buco per collegare Torino-Lione. Non mi sveglio pensando a come collegare meglio italiani francesi, ma a come collegare meglio italiani e italiani”.

È stato l’ambasciatore Masset a recarsi al ministero dei trasporti per ricevere l’analisi sulla Tav, dove a riceverlo c’era il capo di gabinetto, Gino Scaccia. Al momento “non sono state prese decisioni e non ci sono novità”, precisa all’ANSA Francesco Ramella, membro della commissione che si è occupata dell’analisi. “Sono a Roma, al ministero, e non in gita scolastica, a definire quello che dobbiamo raccontare a Bruxelles”, si limita ad aggiungere l’ingegnere, esperto di trasporti e docente dell’Università di Torino che ha lavorato al dossier con Marco Ponti. Parla di una “umiliazione per il Parlamento e per gli italiani” il parlamentare sì Tav di Forza Italia Osvaldo Napoli. “Così il governo francese verrà a conoscenza della pretestuosa e fantasiosa analisi costi-benefici – aggiunge – mentre gli italiani al momento conoscono solo i costi di avere Toninelli ministro della Repubblica, di benefici neppure l’ombra”. Il dossier resta secretato, ma secondo La Stampa è iniziata a circolare, da fonti attendibili, l’indiscrezione sui risultati dell’analisi costi benefici della Tav: sarebbe di sette miliardi di euro il saldo negativo tra il costo di realizzazione dell’opera e i benefici che ne deriverebbero.

La consegna dell’analisi alla Francia arriva all’indomani del monito dell’Unione Europea sulle possibile conseguenze dei ritardi dell’Italia sui fondi stanziati per l’opera. “Non possiamo escludere di dover chiedere indietro i contributi già versati”, è stato l’allarme lanciato da un portavoce della Commissione Ue, che ha anche ricordato come l’analisi non sia stata chiesta da Bruxelles. “L’Ue stia tranquilla, tra pochi giorni avrà tutta la documentazione come da accordi”, è stata la secca replica del ministro Toninelli, finito nel mirino del Comité Transalpine Lyon-Turin per avere dichiarato “chi se ne frega di andare a Lione”. Dopo l’ironia con cui i sì Tav francesi hanno definito quella di Toninelli una “frase magica che illustra in modo brillante la potenza delle argomentazioni del Movimento 5 Stelle”, è arrivato l’invito a visitare il capoluogo della regione Albernia-Rodano-Alpi. “Come Torino, la nostra magnifica città è una delle più attrattive d’Europa – scrive su Twitter il Comitato rivolgendosi direttamente a Toninelli – Vi invitiamo con piacere, soprattutto se venite in treno…”.

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