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Codice appalti, la controriforma di Toninelli

Sembra non avere pace. Il Codice degli appalti – nato nel 2016 e travolto da un coro di critiche da parte degli addetti ai lavori – è stato già oggetto di un decreto correttivo nel 2017 con il Governo Gentiloni e ora è tornato ad essere al centro del dibattito politico. Il dossier è passato nelle mani del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli che – in un’intervista a Fortune Italia, ora in edicola – conferma lo strumento della legge delega ‘vagliato’ dal Consiglio dei ministri e ancora in attesa di approdare in Parlamento (anche il premier Giuseppe Conte ha detto che “stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli”, ndr).

Il ministro analizza alcuni aspetti che saranno al centro della ‘sua’ controriforma, dall’attenzione alle direttive comunitarie al possibile ritorno a un regolamento unico (“ne verificheremo l’attualità”, ha detto il ministro). Toninelli stima in un massimo di 100 mln di euro all’anno il costo di un Agenzia unica di progettazione, che però è considerato un ritorno al passato da ingegneri e architetti: anche alle opinioni dei due ordini, sul numero di marzo di Fortune Italia, sono stati dedicati due approfondimenti.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di marzo.

 

 

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